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M5S: Capozzella, per riforma eell pensare a ente mediano di area vasta

17.12.2018
16:33
(ACON) Trieste, 17 dic - COM/CMC - "Le due parole chiave che accompagnano la posizione del Movimento 5 Stelle FVG in merito alla grande promessa elettorale del centrodestra di riformare le Unioni territoriali intercomunali, dopo l'evidente fallimento della riforma della precedente maggioranza, di centrosinistra, sono due: funzioni e servizi".

Riassume così, il consigliere Mauro Capozzella (M5S), l'idea di assetto territoriale che domani, martedì 18 dicembre, approda in Aula.

"Il punto di partenza - spiega Capozzella - è rappresentato dalla convinzione della perdurante necessità di una riorganizzazione delle autonomie locali, anzi di una complessiva revisione di quello che deve essere un reale sistema integrato Regione/Autonomie locali, visto che è evidentemente condivisibile l'esigenza di dover sopperire all'inadeguatezza organizzativa di tanti piccoli Comuni della nostra regione ad adempiere - in modo finanziariamente sostenibile e amministrativamente efficiente - ai propri doveri istituzionali, ovvero a esercitare le funzioni e a gestire i servizi di cui sono titolari. Ciò per garantire eguaglianza e uniformità delle prestazioni comunali a tutti i nostri cittadini, a prescindere dal loro luogo di residenza.

"L'idea maestra - prosegue il consigliere - potrebbe essere un'incentivazione alle fusioni, anche perché 215 Comuni su un territorio come il nostro creano una parcellizzazione di servizi che così non risultano sempre consoni. Il mantenimento della particolarità comunale si realizzerebbe attraverso un meccanismo di delega che contempli un Municipio identitario garantendo efficienti, economiche ed efficaci funzioni e servizi per la cittadinanza.

"In merito alle Province - afferma il consigliere pentastellato - è facile tornare al passato, ma rischia di essere una falsa soluzione, perché nel frattempo il presente è diverso e il futuro è da costruire".

E aggiunge: "La nostra proposta valuta la possibilità di creare un ente locale di area vasta, che istituzionalmente si ponga in linea mediana tra Regione e Comuni. Questo permetterebbe di coordinare e gestire soluzioni e servizi rendendo di facile accessibilità il processo burocratico e amministrativo, che in una regione come il Friuli Venezia Giulia non può che avere un ruolo snello di ente principalmente deputato alla pianificazione, alla programmazione e al coordinamento delle linee di sviluppo e delle azioni per il nostro territorio e per la nostra comunità. Il tutto evidentemente con il contributo dei sindaci, che devono assumersi il compito di compartecipare, anche in via associativa, a tale attività di indirizzo politico regionale, dando così concreta rilevanza al principio della equi ordinazione.

"Lo spirito che porteremo in Aula - conclude Capozzella - è sicuramente collaborativo, ma anche attendista, perché non vedo francamente un piano di avanzamento dei lavori chiaro e delineato, né un obiettivo certo. Confido che la discussione sarà chiarificatrice e costruttiva, posto che questa è una riforma fondamentale per il nuovo assetto del nostro territorio".



Il consigliere regionale Mauro Capozzella (M5S)