Citt: Centis, concertazione unilaterale con gli enti locali
(ACON) Trieste, 19 dic - COM/RCM - Il Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia ha approvato un provvedimento di modifica
del sistema Regione/Autonomie locali, mettendo mano alle leggi
regionali 26/2014 e 18/2015.
"Il Gruppo consiliare dei Cittadini - ha spiegato il presidente
Tiziano Centis - aveva accolto senza pregiudizi l'impostazione
più volte annunciata dall'assessore alle Autonomie locali,
Pierpaolo Roberti, il cui cambio di paradigma, ovvero il
passaggio dall'obbligatorietà alla libertà di aderire o meno alle
Unioni territoriali intercomunali (Uti), prevedeva che l'attuale
governo regionale rispettasse fino in fondo quei Comuni che
vogliono proseguire nel percorso dell'Unione.
"A svelare il bluff - afferma ancora l'esponente dei civici - è
stata, però, la nuova formulazione delle modalità di
concertazione tra Regione ed enti locali. Se prima Regione e
Comuni erano messi sullo stesso piano, da oggi il soggetto forte
è solo quello regionale: alle Unioni non rimane che accettare a
testa bassa le sue decisioni. Questa maggioranza, infatti, ha
cancellato l'Intesa per lo Sviluppo, che era il fulcro del
meccanismo concertativo previgente e che prevedeva pari dignità
tra Regione e Autonomie locali. Intesa, sottoscritta dal
presidente del Friuli Venezia Giulia e dal presidente del
Consiglio delle autonomie locali, che suggellava un percorso che
prendeva avvio dal confronto tra i Comuni nell'ambito delle
rispettive Uti. Con le modifiche introdotte non si può più
seriamente parlare di concertazione, poiché d'ora innanzi i patti
tra le parti avranno come precondizioni le scelte politiche e le
priorità del Governo Fedriga.
"Quello che è accaduto concretamente nelle scorse settimane e che
trova oggi una copertura legislativa - ha aggiunto Centis -
purtroppo fa naufragare ogni nostro auspicio che questa
prospettiva dell'assessore Roberti non fosse mera retorica. Se
permanesse ancora un dubbio a proposito, non si può certo non
evidenziare come nel corso del dibattito in Consiglio, il
capogruppo della Lega Nord abbia parlato esplicitamente di
eliminazione delle Uti. Atteggiamento, questo, che ci pare del
tutto contraddittorio rispetto alla sbandierata volontà di non
imporre nulla, perché nella sostanza si va a eliminare una
possibilità associativa prevista dall'ordinamento regionale e
nazionale, ovvero quella dell'Unione".