Pd:Iacop, ddl 32, una legge senza prospettive
(ACON) Trieste, 19 dic - COM/CMC - "Questa legge annuncia
quello che ci aspetta per il futuro, una totale mancanza di
prospettiva, nessun accenno alle riforme e l'ombra di enti
intermedi che ricorderanno molto le vecchie Province. Si sancisce
la demolizione delle Uti, rinunciando alla sua specialità in
materia, un vero capolavoro".
Lo ha detto il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop nel
dibattito, oggi in Aula, sul ddl 32 sul riordino del sistema
Regione - Autonomie locali, di cui è relatore di minoranza.
"Con questa legge - prosegue il consigliere - si chiude il ciclo
di tutto quello che la Giunta aveva promesso. Dopo tanti annunci
si vede solo nebbia e nemmeno uno spiraglio di quello che sarà il
futuro delle Autonomie locali. Con questa legge si intende
segnare un percorso "consigliato" ai Comuni, ossia uscire e
revocare le funzioni. Il centrodestra, con i consiglieri M5S a
fare da stampella, ha creato tutte le condizioni per uscire di
fatto dall'esperienza delle Unioni intercomunali. Noi siamo
ancora pronti al dibattito sul futuro, quando verranno calate le
carte e quando forse il centrodestra ci dirà come pensa di
affrontare le prossime sfide.
"Intanto, in Aula, - ha detto Iacop - prima del voto finale del
ddl 32, il Pd ha contrastato l'emendamento per introdurre un
nuovo cda per l'Ausir, l'Autorità unica per i servizi idrici e i
rifiuti e chiesto invece la discussione di quello sul terzo
mandato per i sindaci di Comuni sotto i 3mila abitanti.
"Per questa maggioranza - conclude il consigliere - una manciata
di poltrone vengono prima dei sindaci. Lo ha dimostrato il
centrodestra in Consiglio dove il nuovo cda dell'Ausir era stato
presentato come urgente, ma per decidere sul terzo mandato,
invece, si poteva aspettare, nonostante manchi una manciata di
mesi alle prossime elezioni comunali. L'ennesimo poltronificio
della Giunta Fedriga è stato bloccato grazie al nostro intervento
in Aula dove il centrodestra voleva far passare il concetto che
l'introduzione del nuovo cda dell'Ausir avesse un'urgenza
maggiore rispetto ai chi deve guidare le piccole comunità del
FVG".