Dan emigranta a Cividale: pres. Zanin, dare futuro alle minoranze
(ACON) Cividale, 6 gen - MPB - Per immaginare cosa significhi
l'amore per la terra dei padri bisognerebbe scrutare dentro il
cuore di un emigrante che ha lasciato la Patria per necessità,
scoprendovi il senso profondo della comunità e del legame con le
tradizione.
Il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin,
intervenuto al Teatro Ristori di Cividale del Friuli al Dan
emigranta, la Giornata dell'emigrante, che da 56 anni rappresenta
il tradizionale appuntamento degli sloveni della provincia di
Udine, ha portato il saluto della Comunità regionale e ha
affrontato alcuni aspetti nodali della realtà della minoranza
slovena al centro anche dell'intervento del presidente delle
organizzazioni slovene della provincia di Udine Alan Cecutti,
sindaco di Taipana, che aveva tracciato un quadro della
situazione attuale.
Lavoro, calo demografico, futuro dei giovani i temi chiave.
La prima scommessa è creare condizioni perchè nelle stupende
valli abitate dalla minoranza slovena - Valcanale, Val Resia,
Valli del Torre e Valli del Natisone - ci siano le condiziono per
vivere la propria terra, ovvero ci sia lavoro e possibilità di
fare famiglia - ha detto Zanin ricordando i provvedimenti a
favore delle aziende previsti dalla finanziaria, per intervenire
- ha sottolineato il presidente - aiutando coloro che possono e
vogliono creare lavoro.
Quanto all'altra sfida cruciale, quella demografica, essa non
riguarda solo la minoranza slovena - ha avvertito Zanin, ma tutte
le minoranze del FVG, perché è per esse che siamo Regione a
statuto speciale. Se si spengono le minoranze viene a cadere per
noi il significato dell'autonomia e della specialità e della
possibilità di essere popolo che si autodetermina.
Dobbiamo ritrovare la capacità di guardare al futuro, di dare ai
cittadini la speranza per avere dei figli, di far ripartire la
macchina economica: è anche per questo che in finanziaria sono
stati individuati interventi al sostegno della natalità
prevedendo l'asilo nido gratuito per il secondo figlio e il
sostegno al trasporto scolastico da rendere in futuro
completamente gratuito.
E' una responsabilità che abbiamo anche nei confronti dei
nostri emigranti, perché dopo la storica emigrazione per
necessità di lavoro, oggi assistiamo all'emigrazione dei nostri
ragazzi per la cui formazione famiglie, Stato, società hanno
investito; a loro dobbiamo dare le occasioni che trovano in altri
Paesi che sfruttano il nostro investimento formativo creando
spesso condizioni economiche concorrenziali. Fare in modo che le
nostre migliori intelligenze rimangano qui e in questa terra
realizzino i progetti che possono rilanciare la nostra economia è
la vera sfida che dobbiamo vincere, consapevoli anche - ha
aggiunto Zanin - che la crescita del lavoro potrà avvenire solo
attraverso la rivitalizzazione dell'agricoltura, il comparto
primario che ha sempre trainato una comunità, un Paese, fuori
dalla crisi.
Il momento è difficile e complicato - ha avvertito il presidente
- ma è anche una straordinaria occasione per giocare la nostra
partita senza lasciar spazio all'idea di non farcela, perché se i
nostri vecchi avessero immaginato di non potercela fare non
avrebbero fatto qui sacrifici che oggi ci permettono di vivere in
una regione fra le prime per qualità della vita nel panorama
europeo.
Questa è una sfida anche per l'Europa che oggi ha perso la
capacità di essere solidale, perché chiusa in una visione
meramente economica, quando l'obiettivo principale era unire
popoli e comunità.
Per Zanin la risposta non può essere l'arroccamento negli Stati
nazionali, nella chiusura dei confini di uno stato o di una
nazione, ma in quell'idea di cluster transfrontaliero che qui si
persegue, nella capacità di relazionare e collaborare con altri
popoli e comunità, nel cercare soluzioni non teoriche ma nella
prassi, in quella Europa delle comunità e delle regioni in cui ha
senso parlare di tradizioni, lingue, identità.
All'appuntamento nato nel 1964 come incontro degli emigranti che
rientravano a casa per le festività natalizie e diventato la più
importante manifestazione culturale e politica della comunità
slovena, organizzata dalle due realtà di riferimento della
minoranza slovena - l'Unione culturale-economica slovena-SKGZ e
la Confederazione delle organizzazioni Slovene-SSO -, era
presente anche il ministro sloveno per gli Sloveni nel Mondo,
Peter Cesnik.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)