Pd: Santoro, in sanità cambiamenti su pelle di cittadini e operatori
(ACON) Trieste, 9 gen - COM/RCM - Il cambiamento della sanità
regionale tanto promesso e sbandierato dal centrodestra è fatto
sulla pelle degli operatori e dei cittadini.
A dirlo è la consigliera regionale del Pd Mariagrazia Santoro,
commentando i previsti tagli per oltre 9 milioni al budget del
personale medico deliberati dalla Giunta Fedriga e rivendicati
dall'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi.
"È evidente l'importanza del tema della spesa sanitaria, che va
controllata e riqualificata, ma non è attraverso i tagli lineari,
uguali per tutte le situazioni, di cui parla l'assessore, che si
fanno scelte ponderate - afferma la Santoro -. Una sanità che in
diversi settori necessita di nuove forze da affiancare agli
operatori già in campo non può avere, come primo atto di
programmazione, una scure indiscriminata proprio sui lavoratori.
Meno fondi per il personale significa meno servizi per i
cittadini e più stress su coloro che devono affrontare le
quotidiane problematiche.
"È inutile richiamare la razionalizzazione delle funzioni
sovrapposte se a oggi non esiste l'evidenza di quali siano, dove,
in quale settore e che peso abbiano in termini di spesa. È
infatti un compito specifico dell'Azienda di coordinamento che si
è appena insediata".
A detta della consigliera dem, "il centrodestra continua con il
solito schema: dopo anni passati a criticare quello che era stato
fatto prima, peggiora le cose. Avevamo chiesto di affrontare la
legge sulla sanità in due tempi, partendo dall'Azienda zero con
funzioni di programmazione e coordinamento, per poi passare ai
territori, proprio per non inciampare in problematiche che,
anziché migliorare le criticità esistenti, acuirà situazioni di
difficoltà".