Patto: Moretuzzo, rapina in atto dello Stato verso il FVG
(ACON) Trieste, 11 gen - COM/RCM - "I numeri scritti nero su
bianco parlavano e parlano chiaro: il Friuli Venezia Giulia non
ha rinegoziato un bel nulla rispetto a quanto previsto dagli
accordi fatti dagli allora presidenti Tondo e Serracchiani e
dovrà versare allo Stato 2,4 miliardi di euro nei prossimi tre
anni".
Il capogruppo del Patto per l'Autonomia in Consiglio regionale,
Massimo Moretuzzo, denuncia così quella che definisce "l'ennesima
conferma della rapina in atto nei confronti della nostra Regione"
e aggiunge: "Altre Regioni sono state più persuasive di noi: la
Sicilia ha ottenuto uno sconto di 900 milioni per il prossimo
triennio, con il risultato che questi accordi costeranno 200 euro
all'anno a un cittadino della Sicilia contro i 700 euro dovuti da
ogni cittadino del FVG.
"Oggi si legge che il presidente Fedriga sostiene di essere
riuscito a ottenere dal Governo uno sconto, per il 2019, di 142
milioni perché, a suo dire, si è riusciti a bloccare il rinnovo
delle varie misure Monti, Renzi e Gentiloni. Questa è una
mistificazione colossale - afferma l'esponente di opposizione -.
Il blocco di queste compartecipazioni era previsto in precedenza,
tant'è che è stato riportato come previsione nel Documento di
economia e finanza regionale di dicembre 2017 e poi ribadito nel
documento approvato a luglio 2018 in Consiglio regionale, laddove
si dice che 'dal 2019 cesseranno gli accantonamenti delle quote
di compartecipazione, statutariamente spettanti alla Regione e
strumentali al risanamento della finanza pubblica, previsti,
rispettivamente, dall'art.1, comma 526, della L. 147/2013 (Legge
di stabilità 2014), come modificato dall'art.46, comma 3 D.L.
66/2014 e dall'art.1, comma 400, L. 190/2014 (Legge di stabilità
2015), per un importo complessivo annuo valutabile in 142 milioni
di euro'.
"Oltre tutto, visto che il presidente Fedriga parla del blocco
degli accantonamenti (non dei contributi), è utile ricordare che
questi cosiddetti accantonamenti erano stati inizialmente
richiesti da Roma per avviare il federalismo fiscale, cosa che
poi non è stata fatta. Quindi, o lo Stato ci ritorna i soldi
accantonati, o siamo di fronte all'ennesima truffa.
"È evidente che il presidente Fedriga stia cercando di coprire
così il fallimento di una delle principali promesse fatte in
campagna elettorale - dichiara ancora Moretuzzo -, cioè la
rinegoziazione dei patti scellerati fatti da Tondo e Serracchiani
con lo Stato, che hanno impoverito drammaticamente l'economia del
Friuli Venezia Giulia. Questi balletti sui numeri dimostrano in
modo evidente la necessità di una analisi seria e oggettiva sulla
situazione dei rapporti finanziari con lo Stato, cosa che il
Patto per l'Autonomia ha chiesto come primo atto della
legislatura con l'istituzione di una Commissione d'inchiesta ad
hoc. Ne va della specialità stessa della nostra Regione: senza
risorse e competenze diventa inutile.
"Ora si capisce perché quella richiesta è stata affossata, sia
con i voti della maggioranza, sia con i voti del Pd, che invece
oggi chiede con forza a Fedriga più trasparenza e coinvolgimento
del Consiglio regionale. Peccato che la stessa forza non sia
stata usata quando la Giunta Serracchiani poco più di un anno fa
ha avvallato nottetempo, senza nemmeno informare il Consiglio, la
modifica dell'articolo 49 dello Statuto che impatta sulle
compartecipazioni e che inciderà in modo pesante sul bilancio
regionale.
"Ancora una volta - conclude Moretuzzo - si dimostra come in un
momento di attacco politico, istituzionale ed economico alla
nostra autonomia solo una forza realmente slegata dalle logiche
centraliste possa garantire una difesa degli interessi del Friuli
Venezia Giulia".