M5S: Capozzella, riordino sistema autonomie locali impone serietà
(ACON) Trieste, 16 gen - COM/CMC - "Chiusa la stagione
fallimentare delle UTI con l'entrata in vigore della legge
regionale n. 31 del 28 dicembre 2018 e assolto l'impegno assunto
nei confronti dei propri elettori, ora la maggioranza consiliare
non può che fare i conti con la complessità del tema e deve
responsabilmente evitare sterili semplificazioni o slogan che
appartengono al passato".
Interviene così il consigliere regionale Mauro Capozzella (M5S)
nel dibattito sul tema legato al riordino del sistema delle
autonomie locali e, in particolare, sulla definizione del nuovo
ente di area vasta.
"Già la geografia della nuova veste che si vuole dare al sistema
delle autonomie della nostra regione costituisce di per sé una
difficoltà - prosegue Capozzella -, che può essere risolta solo
avendo ben chiaro il punto di approdo della riforma che si dice
di voler realizzare. Tracciare una linea sulla cartina della
nostra regione implica il sorgere di contrasti, difficoltà,
contrapposizioni che solo una solida convinzione e visione su
cosa dovrà essere e fare il nuovo ente di area vasta può
consentire di risolvere. Personalmente non mi pare che la
maggioranza e l'assessore Roberti attualmente posseggano tale
solida convinzione e visione".
Nel merito, osserva il consigliere "Si deve evitare di
approcciarsi con leggerezza e incoscienza alle prospettive di
un'implosione della nostra Regione derivante dalle ipotesi di
creazione di una città metropolitana triestina, fagocitante il
territorio isontino, compensata dall'ampliamento del Friuli a
discapito di Pordenone e della montagna".
"Verrebbe meno, infatti, niente meno che il motivo della nostra
specialità" conclude Capozzella, ribadendo che: "prima di
stabilire che gli organi del nuovo ente di area vasta siano
eletti direttamente dai cittadini, cosa che peraltro è in
contrasto con la posizione della Corte costituzionale, bisogna
esplicitare quali funzioni e servizi essi dovranno svolgere per
aumentare il benessere e la qualità della vita dei nostri
concittadini. Prima i contenuti, poi il contenitore".