Patto: Moretuzzo e Bidoli, Province commissariate prima di nascere
(ACON) Trieste, 17 gen - COM/MPB - "La Giunta regionale è
prigioniera dei suoi slogan", affermano i consiglieri regionali
del Patto per l'Autonomia Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli
dopo le dichiarazioni odierne (giovedì 17 gennaio) sulla stampa
locale dell'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo
Roberti, che annuncia la rinascita delle Province entro l'estate,
rette da commissari in attesa che il processo legislativo porti
al possibile ritorno all'elezione diretta, preferibilmente
modificando lo Statuto regionale.
"Il ritorno delle Province come ente elettivo è impossibile dal
punto di vista normativo, se non con percorsi lunghi che
prevedono la modifica dello Statuto, con i vari passaggi
necessari fra Regione e Parlamento. Il tentativo fatto dalla
Sicilia di ritornare all'elezione diretta delle Province è stato
bocciato senza appello dalla Corte Costituzionale - ricordano
Moretuzzo e Bidoli -. L'assessore bypassa tutto questo dicendo
che l'importante è partire, anche affidando - a questo punto per
diversi anni, in attesa della modifica dello Statuto - a dei
commissari la gestione dei nuovi enti. Alla faccia della
democrazia e del ritorno alla rappresentanza dei territori! Si
conferma poi che le forze di maggioranza stanno lavorando
affinché Gorizia sia inglobata nell'area vasta di Trieste,
Provincia o Città metropolitana che sia. In barba alla volontà
dei territori e dei loro rappresentanti".
Infine, ciliegina sulla torta: da dove arriveranno i dipendenti
delle Province? Dall'elefantiaca macchina burocratica della
Regione?
"Certo che no! Arriveranno dalle Uti, col risultato che quelle
poche risorse che oggi stanno lavorando, con fatica e fra mille
difficoltà, per erogare servizi ai Comuni, saranno tolte dal
territorio e portate al servizio di un nuovo ente intermedio -
denunciano Moretuzzo e Bidoli -. Quindi, prima i dipendenti delle
Province eliminate da Serracchiani sono passati (nella maggior
parte dei casi) in Regione invece che ai Comuni, già messi in
ginocchio dal blocco delle assunzioni, ora con la restaurazione
delle nuove Province voluta da Fedriga i dipendenti delle Uti,
invece che passare ai Comuni, passeranno alle Province.
"Questo è inaccettabile! Prima di vaneggiare sulla Costituzione e
sulle competenze di un ente intermedio anacronistico e
centralista, la Giunta affronti con serietà la situazione
drammatica in cui si trovano i Comuni: il personale venga
trasferito ai municipi, si mettano in sicurezza prima di tutto i
servizi di base!".