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Garante persona: tavola rotonda sulle nuove forme di comunicazione

24.01.2019
19:39
(ACON) Trieste, 24 gen - RCM - "Comunicare è necessario e vitale: è un aspetto fondamentale nella vita delle persone. Un mondo senza comunicare non è pensabile".

Lo ha affermato la Garante regionale dei diritti della persona, Fabia Mellina Bares, in occasione della tavola rotonda organizzata a Trieste, presso la sala Tessitori del Consiglio regionale, su "I nuovi linguaggi: un'opportunità per il futuro?", a cui ha portato il proprio saluto anche il presidente Piero Mauro Zanin.

In un'epoca in cui i ragazzi parlano attraverso i social - ha detto Zanin -, anche le istituzioni devono adeguarsi, altrimenti creeranno cittadini che si allontaneranno da esse. Dobbiamo stimolare soprattutto i più giovani all'importanza del dialogo e della comunicazione tra di loro ma anche verso gli adulti, unica forma per sconfiggere fenomeni negativi quali il bullismo. Noi che delle istituzioni siamo i rappresentanti, dobbiamo tenere ben presente le loro esigenze e adeguarci noi al loro linguaggio, perché comunque viceversa non funzionerebbe.

È importante approfondire i sistemi innovativi che oggi possediamo relativamente alla comunicazione e al linguaggio che utilizziamo per tale comunicazione, perché spesso ne facciamo un uso distorto, sino a compiere azioni violente sul prossimo. Perciò è tanto necessaria quanto urgente una riflessione trasversale e comune, da parte delle istituzioni al pari delle scuole e delle famiglie e di tutti i soggetti comunicatori - ha chiosato il presidente -, perché si tratta di strumenti di cui tutti dobbiamo conoscere i meccanismi di utilizzo e il valore che possiedono.

Le persone hanno sempre comunicato e lo fanno continuamente, in molti modi - è il pensiero della Bares -: con i gesti, con lo sguardo, la postura. Un tempo era maggiore la comunicazione vis à vis, oggi la situazione è cambiata; abbiamo creato nuovi mezzi straordinari per farlo, passando dai libri, dai giornali e dalla tv agli hipertesti, ai Dvd, agli emoji. Pare sia cambiata la forma, e a ben vedere anche il significato, della comunicazione, oltre a presentare inaspettabili pericoli e insidie nascoste.

I nostri bambini e ragazzi - così ancora la Garante - si trovano a vivere all'interno di un mondo mediale dove esperimentano sempre meno direttamente per acquisire, invece, una conoscenza sempre più mediata dai mezzi di comunicazione di massa e dalle nuove tecnologie; una conoscenza che è sempre più visiva, con ripercussioni sulla funzionalità cerebrale sugli stili di vita, verso un progressivo isolamento. Perciò bisogna riflettere su che cosa vogliamo esprimere. Le nuove tecnologie hanno, dunque, un impatto immediato e decisivo sui rapporti umani. Il Web è un villaggio globale, un luogo di partecipazione e condivisione, formativo e informativo. L'utilizzo della rete può portare a una comprimissione delle relazioni con gli altri, in quanto l'esperienza virtuale risulta meno impegnativa e ardua rispetto alla realtà. A questa solitudine, si aggiungono problematiche relative alla dipendenza.

Dalla Bares anche la sottolineatura del rischio per i ragazzi di essere adescati o spinti ad agiti a sfondo sessuale, oppure di cadere nella trappola del cyberbullismo. E ha parlato della mostra "COMUNICA - dai graffiti agli emoji" presso il palazzo Costanzi di Trieste, promossa dall'Associazione 6idea in collaborazione con il Comune di Trieste e lo stesso Garante regionale (sino al 10 febbraio prossimo) quale occasione di confronto e riflessione su questi temi attraverso un duplice approccio: artistico e antropologico.

Alla tavola rotonda hanno preso parte Oriana Cok, esperta in formazione e comunicazione - Gruppo Pragma, Daniele Pieve, cantautore con il nome d'arte "23 official", Donatella Rocco, responsabile Giovani del Comune di Trieste, il tatuatore triestino RudyFritsch, Barbara Franchin della International Talent Support; moderatrice è stata Paola Urso, presidente dell'Associazione 6idea.

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Il pres. Zanin alla tavola rotonda sui nuovi linguaggi