Garante persona: tavola rotonda sulle nuove forme di comunicazione
(ACON) Trieste, 24 gen - RCM - "Comunicare è necessario e
vitale: è un aspetto fondamentale nella vita delle persone. Un
mondo senza comunicare non è pensabile".
Lo ha affermato la Garante regionale dei diritti della persona,
Fabia Mellina Bares, in occasione della tavola rotonda
organizzata a Trieste, presso la sala Tessitori del Consiglio
regionale, su "I nuovi linguaggi: un'opportunità per il futuro?",
a cui ha portato il proprio saluto anche il presidente Piero
Mauro Zanin.
In un'epoca in cui i ragazzi parlano attraverso i social - ha
detto Zanin -, anche le istituzioni devono adeguarsi, altrimenti
creeranno cittadini che si allontaneranno da esse. Dobbiamo
stimolare soprattutto i più giovani all'importanza del dialogo e
della comunicazione tra di loro ma anche verso gli adulti, unica
forma per sconfiggere fenomeni negativi quali il bullismo. Noi
che delle istituzioni siamo i rappresentanti, dobbiamo tenere ben
presente le loro esigenze e adeguarci noi al loro linguaggio,
perché comunque viceversa non funzionerebbe.
È importante approfondire i sistemi innovativi che oggi
possediamo relativamente alla comunicazione e al linguaggio che
utilizziamo per tale comunicazione, perché spesso ne facciamo un
uso distorto, sino a compiere azioni violente sul prossimo.
Perciò è tanto necessaria quanto urgente una riflessione
trasversale e comune, da parte delle istituzioni al pari delle
scuole e delle famiglie e di tutti i soggetti comunicatori - ha
chiosato il presidente -, perché si tratta di strumenti di cui
tutti dobbiamo conoscere i meccanismi di utilizzo e il valore che
possiedono.
Le persone hanno sempre comunicato e lo fanno continuamente, in
molti modi - è il pensiero della Bares -: con i gesti, con lo
sguardo, la postura. Un tempo era maggiore la comunicazione vis à
vis, oggi la situazione è cambiata; abbiamo creato nuovi mezzi
straordinari per farlo, passando dai libri, dai giornali e dalla
tv agli hipertesti, ai Dvd, agli emoji. Pare sia cambiata la
forma, e a ben vedere anche il significato, della comunicazione,
oltre a presentare inaspettabili pericoli e insidie nascoste.
I nostri bambini e ragazzi - così ancora la Garante - si trovano
a vivere all'interno di un mondo mediale dove esperimentano
sempre meno direttamente per acquisire, invece, una conoscenza
sempre più mediata dai mezzi di comunicazione di massa e dalle
nuove tecnologie; una conoscenza che è sempre più visiva, con
ripercussioni sulla funzionalità cerebrale sugli stili di vita,
verso un progressivo isolamento. Perciò bisogna riflettere su che
cosa vogliamo esprimere. Le nuove tecnologie hanno, dunque, un
impatto immediato e decisivo sui rapporti umani. Il Web è un
villaggio globale, un luogo di partecipazione e condivisione,
formativo e informativo. L'utilizzo della rete può portare a una
comprimissione delle relazioni con gli altri, in quanto
l'esperienza virtuale risulta meno impegnativa e ardua rispetto
alla realtà. A questa solitudine, si aggiungono problematiche
relative alla dipendenza.
Dalla Bares anche la sottolineatura del rischio per i ragazzi di
essere adescati o spinti ad agiti a sfondo sessuale, oppure di
cadere nella trappola del cyberbullismo. E ha parlato della
mostra "COMUNICA - dai graffiti agli emoji" presso il palazzo
Costanzi di Trieste, promossa dall'Associazione 6idea in
collaborazione con il Comune di Trieste e lo stesso Garante
regionale (sino al 10 febbraio prossimo) quale occasione di
confronto e riflessione su questi temi attraverso un duplice
approccio: artistico e antropologico.
Alla tavola rotonda hanno preso parte Oriana Cok, esperta in
formazione e comunicazione - Gruppo Pragma, Daniele Pieve,
cantautore con il nome d'arte "23 official", Donatella Rocco,
responsabile Giovani del Comune di Trieste, il tatuatore
triestino RudyFritsch, Barbara Franchin della International
Talent Support; moderatrice è stata Paola Urso, presidente
dell'Associazione 6idea.
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