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M5S: Ussai, non impediamo ai nostri figli di conoscere il mondo

25.01.2019
13:02
(ACON) Trieste, 25 gen - COM/RCM - Grande amarezza. Questo il sentimento espresso dal consigliere regionale Andrea Ussai (M5S) al termine della VI Commissione, che si è riunita per esaminare le proposte della Giunta regionale in merito a diritto allo studio e vita scolastica.

Così si sfoga il capogruppo pentastellato: "Si è parlato di fondi? Di modelli educativi? Di organizzazione dei plessi? No. Le modifiche urgenti proposte dall'assessore all'Istruzione, Rosolen, hanno portato i consiglieri di maggioranza a discutere solamente di inserimento scolastico degli alunni figli di immigrati.

"La legge attuale favorisce la partecipazione dei genitori alla vita scolastica e promuove addirittura iniziative scolastiche di carattere interculturale. Infatti, nelle nostre scuole, a volte i genitori dei bambini che vengono da lontano sono invitati a incontrarsi e a cantare nella propria lingua di origine o perfino a raccontare fiabe o aspetti peculiari delle proprie terre. Sono momenti ludici e nel contempo formativi per i quali passano conoscenze, curiosità, apertura e condivisione, semplicità delle relazioni. Non si tratta di evidenziare le differenze, ma di vedere come queste culture si interconnettono, un incontro che porta all'arricchimento reciproco e previene la chiusura delle comunità straniere nei loro confini identitari.

"Ma oggi la maggioranza ha fortunatamente sventato questo pericolosissimo attacco alla serenità dei nostri figli: queste iniziative saranno cancellate e sostituite da 'iniziative volte alla valorizzazione dell'identità culturale regionale'.

"Lo scambio è sempre bidirezionale - aggiunge Ussai -. Ho proposto di aggiungere una 'e' tra le due iniziative: i nuovi arrivati avrebbero l'occasione di conoscere più a fondo la nuova realtà nella quale si trovano a vivere e nel contempo i nostri ragazzi avrebbero un'incredibile occasione di formazione che difficilmente gli ricapiterà nella vita in queste forme. La maggioranza ha bocciato la mia proposta perché questo tema non interessa.

"I nostri figli" - conclude l'esponente di opposizione - vivono in un mondo denso di scambi, di viaggi e di contaminazioni: più saranno aperti, competenti e curiosi, maggiori opportunità avranno di essere adulti soddisfatti, in pace e con una vita piena". Ciò che Ussai chiede è di non impedire loro di conoscere il mondo che li circonda e al contempo di non contribuire ad aumentare "quelle sacche di immigrati che, pur vivendo in regione, non hanno quasi nessun contatto con la società e non conoscono una parola di italiano".



In primo piano il capogruppo del M5S, Andrea Ussai