Ass.ne Diabetici Bassa Friulana: la forza del volontariato (1)
(ACON) San Giorgio di Nogaro, 26 gen - "Noi ci mettiamo il
cuore in ciò che facciamo, e lo facciamo volontariamente da 40
anni, ma per favore voi mettete gli strumenti affinché questo
nostro cuore possa lavorare meglio e a lungo".
E' stata questa la richiesta raccolta a San Giorgio di Nogaro dal
presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, e dal
sindaco della cittadina udinese, Roberto Mattiussi, fatta da
Gelmino Pozzo, presidente dell'associazione Famiglie Diabetici
della Bassa Friulana, in occasione della presentazione della
rivista "Sentimenti - Emozioni" proprio per i 40 anni di vita
dell'associazione che dal 1978 si definisce "al servizio del
cittadino".
Ed è stato proprio il sindaco a sottolineare per primo il
crescente ruolo di volontariato dell'associazione e tutto
l'impegno profuso presso le famiglie da parte di persone che
Mattiussi ha definito "speciali". "Si tratta di un impegno - ha
detto Mattiusii - che avete saputo suddividere magistralmente tra
la sensibilizzazione, la prevenzione e l'educazione a un sano
stile di vita che è utile a tutti. Questa associazione, frutto di
un'idea geniale, come la definì l'allora sindaco di Cervignano,
Leopoldo Francovigh, ha in questi 40 anni contribuito a integrare
il servizio sanitario pubblico con la prevenzione, la
condivisione, l'amicizia, l'assistenza psicologica: in poche
parole tutto ciò che troviamo nello spirito del volontariato".
Quarant'anni sono tanti per ricordare tutto - ha quindi affermato
Gelmino Pozzo -, ma ricordo bene che allora non si parlava di
diabete e la politica era sorda a questa che poi non è una
malattia, a meno che non sorgano complicanze. Dietro suggerimento
di Francovigh, ci siamo costituiti in associazione e abbiamo
iniziato la nostra battaglia, che è stata lunga e anche sofferta
proprio per la sordità che la circondava. Abbiamo battuto tutte
le strade, siamo andati nelle piazze e nelle manifestazioni,
abbiamo creato un consultorio diabetologico e ora vi teniamo
lezioni mirate e molto seguite sull'alimentazione.
Perché per Pozzo la prima parola è prevenzione, legata a un'altra
parola altrettanto importante: conoscenza. "Perché è fondamentale
intervenire prima della cura e sapere come farlo. La persona deve
essere la prima a riconoscere il proprio stato di salute, poi
subentra il medico curante, che deve essere aiutato dallo stesso
paziente: ci vuole sinergia, perché anche lui fa meglio il
proprio lavoro se noi siamo preparati".
Ecco che l'associazione Famiglie Diabetici della Bassa Friulana
ha iniziato una campagna di sensibilizzazione capillare e
effettuato, in 40 anni, gli esami base gratuiti del sangue come
quello per la glicemia a circa 40mila persone. "Noi parliamo a
tutti i cittadini, non solo ai diabetici - ha chiosato Pozzo -.
Ma resta che la prevenzione deve venire prima di tutto da noi
stessi, per evitare di dover arrivare a interventi chirurgici
estremi, tragici e dolorosi".
(foto; immagini alle tv)
(segue)
Il presidente Zanin, il sindaco di San Giorio di Nogaro Mattiussi e il presidente Pozzo (foto Acon)
La rivista Sentimenti - Emozioni (foto Acon)
I volontari dell'associazione Famiglie Diabetici della Bassa Friulana (foto Acon)