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Ass.ne Diabetici Bassa Friulana: la forza del volontariato (1)

26.01.2019
15:42
(ACON) San Giorgio di Nogaro, 26 gen - "Noi ci mettiamo il cuore in ciò che facciamo, e lo facciamo volontariamente da 40 anni, ma per favore voi mettete gli strumenti affinché questo nostro cuore possa lavorare meglio e a lungo".

E' stata questa la richiesta raccolta a San Giorgio di Nogaro dal presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, e dal sindaco della cittadina udinese, Roberto Mattiussi, fatta da Gelmino Pozzo, presidente dell'associazione Famiglie Diabetici della Bassa Friulana, in occasione della presentazione della rivista "Sentimenti - Emozioni" proprio per i 40 anni di vita dell'associazione che dal 1978 si definisce "al servizio del cittadino".

Ed è stato proprio il sindaco a sottolineare per primo il crescente ruolo di volontariato dell'associazione e tutto l'impegno profuso presso le famiglie da parte di persone che Mattiussi ha definito "speciali". "Si tratta di un impegno - ha detto Mattiusii - che avete saputo suddividere magistralmente tra la sensibilizzazione, la prevenzione e l'educazione a un sano stile di vita che è utile a tutti. Questa associazione, frutto di un'idea geniale, come la definì l'allora sindaco di Cervignano, Leopoldo Francovigh, ha in questi 40 anni contribuito a integrare il servizio sanitario pubblico con la prevenzione, la condivisione, l'amicizia, l'assistenza psicologica: in poche parole tutto ciò che troviamo nello spirito del volontariato".

Quarant'anni sono tanti per ricordare tutto - ha quindi affermato Gelmino Pozzo -, ma ricordo bene che allora non si parlava di diabete e la politica era sorda a questa che poi non è una malattia, a meno che non sorgano complicanze. Dietro suggerimento di Francovigh, ci siamo costituiti in associazione e abbiamo iniziato la nostra battaglia, che è stata lunga e anche sofferta proprio per la sordità che la circondava. Abbiamo battuto tutte le strade, siamo andati nelle piazze e nelle manifestazioni, abbiamo creato un consultorio diabetologico e ora vi teniamo lezioni mirate e molto seguite sull'alimentazione.

Perché per Pozzo la prima parola è prevenzione, legata a un'altra parola altrettanto importante: conoscenza. "Perché è fondamentale intervenire prima della cura e sapere come farlo. La persona deve essere la prima a riconoscere il proprio stato di salute, poi subentra il medico curante, che deve essere aiutato dallo stesso paziente: ci vuole sinergia, perché anche lui fa meglio il proprio lavoro se noi siamo preparati".

Ecco che l'associazione Famiglie Diabetici della Bassa Friulana ha iniziato una campagna di sensibilizzazione capillare e effettuato, in 40 anni, gli esami base gratuiti del sangue come quello per la glicemia a circa 40mila persone. "Noi parliamo a tutti i cittadini, non solo ai diabetici - ha chiosato Pozzo -. Ma resta che la prevenzione deve venire prima di tutto da noi stessi, per evitare di dover arrivare a interventi chirurgici estremi, tragici e dolorosi".

(foto; immagini alle tv)

(segue)



Il presidente Zanin, il sindaco di San Giorio di Nogaro Mattiussi e il presidente Pozzo (foto Acon)
La rivista Sentimenti - Emozioni (foto Acon)
I volontari dell'associazione Famiglie Diabetici della Bassa Friulana (foto Acon)