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Lega: Bordin, la pdl 26 non aumenta i centri commerciali

28.01.2019
16:36
(ACON) Trieste, 28 gen - COM/RCM - "Chi accusa la proposta di legge n. 26 di favorire la realizzazione dei centri commerciali, fa confusione con la norma vigente".

Interviene così il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Mauro Bordin, nella discussione sulla pdl 26.

"La nostra azione - spiega il consigliere - mira a riordinare e a razionalizzare la materia sia sotto il profilo urbanistico sia sotto il profilo edilizio dei singoli interventi. I nuovi e i più stringenti criteri saranno comunque applicati non solo alle grandi strutture come i centri commerciali, ma anche alle medie come i supermercati.

"In base alla legge regionale 21/2015 in materia di varianti urbanistiche di livello comunale e contenimento del consumo di suolo, un Comune può ampliare ma anche diminuire senza rendere conto a nessuno le zone agricole con non meglio precisate motivazioni progettuali - precisa il capogruppo della Lega -.

"Con il progetto di legge n. 26 abbiamo reintrodotto, per i Comuni, il limite percentuale di adeguamento dei perimetri delle aree urbanizzate al 10% come nel 2008 - continua l'esponente della maggioranza -, però togliendo la possibilità, in tale operazione, di diminuire la quantità complessiva di zone agricole ambientali e contemporaneamente proibendo l'aumento delle zone commerciali.

"Per evitare l'aumento di consumo di suolo inedificato, abbiamo previsto per i Comuni la facoltà di incrementare indici e rapporti di copertura per le zone residenziali, industriali e commerciali esistenti. In questo modo - conclude Bordin - abbiamo preferito concedere ai Comuni di aumentare l'edificato esistente nelle zone già utilizzate, piuttosto che ridurre ancora campi e aree verdi".



Il capogruppo della Lega, Mauro Bordin