Lega: Bordin, la pdl 26 non aumenta i centri commerciali
(ACON) Trieste, 28 gen - COM/RCM - "Chi accusa la proposta di
legge n. 26 di favorire la realizzazione dei centri commerciali,
fa confusione con la norma vigente".
Interviene così il capogruppo della Lega in Consiglio regionale,
Mauro Bordin, nella discussione sulla pdl 26.
"La nostra azione - spiega il consigliere - mira a riordinare e a
razionalizzare la materia sia sotto il profilo urbanistico sia
sotto il profilo edilizio dei singoli interventi. I nuovi e i più
stringenti criteri saranno comunque applicati non solo alle
grandi strutture come i centri commerciali, ma anche alle medie
come i supermercati.
"In base alla legge regionale 21/2015 in materia di varianti
urbanistiche di livello comunale e contenimento del consumo di
suolo, un Comune può ampliare ma anche diminuire senza rendere
conto a nessuno le zone agricole con non meglio precisate
motivazioni progettuali - precisa il capogruppo della Lega -.
"Con il progetto di legge n. 26 abbiamo reintrodotto, per i
Comuni, il limite percentuale di adeguamento dei perimetri delle
aree urbanizzate al 10% come nel 2008 - continua l'esponente
della maggioranza -, però togliendo la possibilità, in tale
operazione, di diminuire la quantità complessiva di zone agricole
ambientali e contemporaneamente proibendo l'aumento delle zone
commerciali.
"Per evitare l'aumento di consumo di suolo inedificato, abbiamo
previsto per i Comuni la facoltà di incrementare indici e
rapporti di copertura per le zone residenziali, industriali e
commerciali esistenti. In questo modo - conclude Bordin - abbiamo
preferito concedere ai Comuni di aumentare l'edificato esistente
nelle zone già utilizzate, piuttosto che ridurre ancora campi e
aree verdi".