FdI/An: Giacomelli, ANPI Rovigo falsifica storia e infanga memoria
(ACON) Trieste, 30 gen - COM/CMC -"Le esternazioni dell'ANPI sono
abominevoli a maggior ragione ora che si avvicina la data del
Giorno del Ricordo. È disgustoso vedere come, un'associazione
finanziata con fondi pubblici, possa insultare la memoria di chi
è morto con la sola colpa di essere italiano. Per l'ANPI di
Rovigo, le foibe, oltre ad essere un'invenzione storica dei
fascisti, sono state un sistema usato dai camerati per far
sparire i partigiani jugoslavi cercando di trasformare gli
aguzzini in martiri e i martiri in pericolosi fascisti, mettendo
così in atto un pericoloso e vergognoso atto di revisionismo
storico".
A dirlo è il consigliere regionale Claudio Giacomelli, capogruppo
in Consiglio di Fratelli d'Italia/An, commentando
quanto sostenuto in un commento dalla sezione ANPI di Rovigo.
"Come Fratelli d'Italia - annuncia Giacomelli - porteremo
all'attenzione questa vicenda a tutti i livelli istituzionali,
dal Comune fino al Parlamento.
"In Parlamento - spiega il consigliere - abbiamo già depositato,
a firma dell'onorevole Luca De Caro, un'interrogazione
parlamentare al presidente del Consiglio Conte, mentre stiamo già
preparando gli atti da presentare a livello locale".
Le iniziative di Giacomelli, come da lui stesso annunciate,
riguarderanno il Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia
Giulia: "Al Comune di Trieste - ha anticipato - presenterò una
mozione di condanna, auspicando in una piena condivisione
dell'intero Consiglio comunale, su un tema che fa parte della
Storia dell'intera città. Per quanto riguarda la Regione, invece,
depositerò un'interrogazione per chiedere una presa di posizione
da parte della Giunta e per sapere quali fondi la Regione
devolva, ogni anno, in favore delle ANPI regionali".
"Non è accettabile - ha concluso Giacomelli - che le ANPI,
sostenute grazie ai consistenti finanziamenti pubblici, possano
continuare indisturbate a falsificare la storia e ad infangare la
memoria dei nostri martiri, barbaramente uccisi dai partigiani.
Chi supporta il negazionismo delle foibe non deve più ricevere
sovvenzioni pubbliche".