Cr: pdl Ausir, relatore maggioranza Tosolini (4)
(ACON) Trieste, 30 gen - MPB - All'attenzione dell'Aula la
proposta di legge nata dallo stralcio 5-03, il quale interviene
sulla legge regionale n. 5 del 2016 concernente l'organizzazione
delle funzioni relative al servizio idrico integrato e al
servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani.
Primo a intervenire, Lorenzo Tosolini (Lega), relatore per la
maggioranza, sottolinea che la presente proposta - come la norma
su cui interviene e che attua nell'ordinamento regionale sia
disposizioni statuali sovraordinate sia le previsioni dello
Statuto - è riconducibile alla potestà legislativa esclusiva
della Regione per quanto attiene la disciplina dell'esercizio di
funzioni dei Comuni in forma associata e a quella concorrente in
relazione alla disciplina dei servizi pubblici di interesse
regionale e assunzione di tali servizi e in relazione
all'utilizzazione delle acque pubbliche dello Statuto.
Il provvedimento in esame modifica l'attuale disciplina della
governance dell'Ausir-Autorità unica per i servizi idrici e i
rifiuti che costituisce l'Ente di governo dell'ambito, cui
partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Regione per
l'esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al
servizio idrico integrato e al servizio di gestione integrata dei
rifiuti urbani, e a cui partecipano - esclusivamente per
l'esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al
servizio idrico integrato - anche i Comuni di Portogruaro e San
Michele al Tagliamento, della Regione Veneto, appartenenti
all'Ambito territoriale ottimale interregionale.
Lo spirito con cui si è proposta questa novella - spiega Tosolini
- è stato quello di trasferire le competenze politiche e la
relativa responsabilità politica, da un organo tecnico a cui
viene demandata esclusivamente la gestione prettamente
amministrativa dell'ente, ai Sindaci responsabili politicamente -
per antonomasia - di tutte le scelte afferenti il loro
territorio, tra cui proprio le politiche di utilizzo e gestione
di una risorsa primaria e irrinunciabile quale è l'acqua.
Rispetto all'assetto istituzionale attuale, la proposta introduce
l'organo del Consiglio di amministrazione, sul presupposto
normativo che l'Ausir - attraverso i propri organi - svolge
funzioni sia di programmazione, che di organizzazione e controllo
sull'attività di gestione del servizio idrico integrato e del
servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, ridefinendo
conseguentemente le funzioni di competenza dell'Assemblea
regionale d'ambito, del presidente e del direttore generale
dell'Ausir.
Composto da cinque membri eletti dall'Assemblea fra i suoi
componenti, compreso il presidente, il Consiglio di
amministrazione è integrato anche dai membri nominati tra i
Sindaci dei Comuni della Regione Veneto appartenenti all'Ambito
ottimale interregionale per quanto attiene al servizio idrico
integrato.
Diverse le competenze specifiche attribuite al nuovo organo
dell'Ausir, prima di pertinenza dell'organo
tecnico-amministrativo, quali la formulazione di proposte
spettanti l'Assemblea regionale d'ambito, o di pareri
all'Assemblea regionale d'ambito e alle Assemblee locali;
l'espressione dei pareri sul bilancio di previsione e di
esercizio dell'Ausir; l'approvazione dei regolamenti interni;
l'approvazione della relazione annuale sullo stato di attuazione
del Piano d'ambito predisposta dal Direttore generale.
Tra le funzioni attribuite al costituendo CdA, vi sono anche la
promozione di attività culturali e di iniziative educative volte
alla corretta gestione dei rifiuti urbani, alla diffusione e
all'incremento della raccolta differenziata e all'uso
responsabile dell'acqua, nonché alla promozione di attività di
ricerca in materia di gestione efficiente del servizio idrico
integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti
urbani, dell'utilizzo sostenibile delle risorse e di
efficientamento dei sistemi di gestione degli impianti, oltre
all'espressione del parere sul Piano operativo per la crisi
idropotabile per la successiva approvazione della Assemblea
regionale d'Ambito.
Tali fattispecie - sottolinea Tosolini - richiedono valutazioni
di ordine tecnico-politico che non si addicono a un organo
esclusivamente tecnico quale la figura del direttore generale, ma
non possono essere attribuite all'Assemblea perché richiedono
approfondimenti puntuali e prontezza amministrativa non consone
con l'organo assembleare. Viene precisata anche la figura del
presidente dell'Ausir, che avrà non solo la rappresentanza
istituzionale dell'Ente ma anche quella legale, dirimendo così
tutte le problematiche tecnico-amministrative insorte dalla
vigente dicotomia con la figura del direttore generale.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)