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Cr: pdl Ausir, relatore minoranza Moretti (5)

30.01.2019
15:25
(ACON) Trieste, 30 gen - RCM - Relatore di minoranza della proposta di modifica della legge regionale 5/2016 sul servizio idrico e il servizio rifiuti, è stato Diego Moretti (Pd), che l'ha subito tacciata di essere semplicemente il frutto "di promesse elettorali, visto che nelle dichiarazioni programmatiche del presidente Fedriga nemmeno si cita questo tema. La norma, infatti, va a modificare la sola governance della Lr 5/2016, provvedimento che ha riorganizzato le funzioni relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani.

"Dopo FVG Strade, per la quale nel silenzio quasi totale, salvo l'unica nostra voce contraria - ha detto l'esponente dem - è stato ripristinato il Consiglio di amministrazione, adesso è il turno dell'Autorità unica per i servizi idrici e rifiuti (Ausir), domani toccherà a Friulia e alle Ater, dopodomani chissà a cosa assisteremo. Il tutto in modo da poter piazzare qualche amico in più".

Moretti fa quindi un auspicio: "Che l'iter zoppicante affrontato da questo provvedimento serva d'insegnamento alla maggioranza, per rendersi conto come il lavoro delle Commissioni sia importante in sede istruttoria e preparatoria dei disegni e dei progetti di legge, come siano importanti le audizioni e come la presenza dell'assessore e degli uffici competenti debba essere sempre garantita, anche in occasione delle proposte di legge di iniziativa consiliare".

Tornando al merito della norma, Moretti ha fatto presente che la Lr 5/2016 ha, di fatto, solo un anno di applicazione perciò intervenire ha il sapore del pregiudizio ideologico, soprattutto farlo su un aspetto prettamente gestionale e non sollevato da alcuno. "Detto questo, ribadiamo che la proposta di introdurre un CdA per l'Ausir non ha una motivazione tecnica, ma solo politico-partitica, come già affermato da Tosolini in Commissione. Si tratta di una cosa inutile per due ordini di ragioni, rappresentate dal rischio di creare doppioni tra tale organo e l'Assemblea, e dal possibile appesantimento dello stesso funzionamento dell'Autorità".

Il secondo tema sul quale Moretti ha espresso perplessità forti è quello legato ai compensi agli amministratori locali, inizialmente previsto ma poi riscritto con una previsione futura di indennità nel caso ipotetico in cui cambi la normativa nazionale, la quale oggi non permette l'erogazione di compensi agli amministratori locali impegnati nelle partecipate o in ambiti territoriali. "Quindi - ha affermato il consigliere dem -, se è vero che i sindaci non potranno essere retribuiti per la partecipazione agli organi dell'Ausir, si mantenga la previsione originaria laddove si specifica che non è dovuto alcun compenso, gettone o indennità per la partecipazione agli organi dell'ente, eliminando qualsiasi ambiguità di sorta.

"La terza questione concerne l'illogicità dell'istituzione di un CdA composto da sette sindaci, eletti all'interno dell'Assemblea: tale previsione, a nostro parere, svilisce il ruolo e il senso dell'Assemblea stessa, di fatto duplicata da un organismo che farebbe le stesse cose, nel quale sette persone faranno quello che prima facevano i 18 o 20 componenti dell'Assemblea, a seconda della composizione.

"Il quarto punto (i nuovi equilibri tra direttore generale e presidente, con la definizione della rappresentanza legale nella figura del presidente) registra uno svilimento della figura del direttore generale, con lo spostamento in capo al presidente non solo di alcune pregnanti funzioni del direttore, ma la stessa rappresentanza legale dell'ente. Quanto previsto dalla Lr 5/2016 riconosceva la responsabilità legale al direttore generale, figura tecnica operativa e gestionale dirigenziale la quale, durando in carica cinque anni, garantiva stabilità nell'azione dell'Ausir, considerato che invece il presidente dura in carica fino alla scadenza del suo mandato da sindaco".

E Moretti non ha mancato di segnalare le difficoltà che sorgeranno con la scadenza di mandato, a maggio, di 10 dei 18 sindaci componenti l'Assemblea regionale d'Ambito (tra cui l'attuale presidente e avrà la rappresentanza legale), componenti che dunque dovranno essere sostituiti nel rispetto degli equilibri.

"La maggioranza pensa di risolvere tale problema semplicemente spostando il termine previsto per adeguare lo statuto (120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, anziché 90 come originariamente previsto), ma la norma che prevede lo spostamento della rappresentanza legale in capo al presidente sarà efficace dal giorno successivo alla pubblicazione della legge sul Bur. L'unico modo, allora, per non bloccare l'operatività dell'Ente è prevedere un'entrata in vigore delle modifiche dal 1 gennaio 2020, quando il percorso di ricomposizione dell'Assemblea regionale d'Ambito e dell'elezione del nuovo presidente-rappresentante legale sarà presumibilmente concluso".

Infine, Moretti analizza l'apertura al Veneto: "Che senso ha che il CdA abbia 2 rappresentanti su 7 espressione degli 11 Comuni Veneti che hanno aderito all'Ausir, mentre al FVG andranno 5 componenti in rappresentanza di 215 enti locali della nostra regione? Ha ragione quindi chi parla della nostra Regione - su altri temi - come dell'ottava provincia del Veneto? La speranza è che il tempo trascorso dall'approvazione in Commissione abbia fatto approfondire queste questioni".

(foto; immagini alle tv)

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Il consigliere regionale del Pd Diego Moretti parla in Aula (foto Acon/RCM)