Cr: pdl Ausir, relatore minoranza Honsell (6)
(ACON) Trieste, 29 gen - CMC - "Una norma improvvisata dalla
dubbia percorribilità che non risolve nemmeno una delle criticità
sui due temi fondamentali per la nostra regione: il completamento
del ciclo integrato dell'acqua su tutto il territorio e una
innovativa economia circolare per quanto riguarda i rifiuti".
Lo afferma Furio Honsell (Open Sinistra FVG), relatore di
minoranza sullo stralcio 5-03 in materia di organizzazione delle
funzioni legate al servizio idrico integrato e al servizio di
gestione integrata dei rifiuti urbani, "un testo - aggiunge - che
non permetterà di migliorare in nessuna misura la legge 5/2016".
La proposta di Open Sinistra FVG è piuttosto orientata a rivedere
in maniera radicale la legge istitutiva dell'Autorità unica per i
servizi idrici e i rifiuti (Ausir), che approvata nel 2016 non ha
mai ancora funzionato, "prevedendo almeno la separazione tra la
problematica della gestione dei rifiuti e quella dell'acqua e una
rappresentanza più diretta di territori omogenei".
Occorre, per Honsell, creare un organismo di gestione forte, che
resista a opportunismi e strumentalizzazioni e che sia a
conoscenza delle reali problematiche del territorio.
Tornando allo stralcio, l'esponente dell'opposizione rileva
invece, che le modifiche proposte più che a risolvere le
criticità, sembrano tese a modificare l'attuale ruolo del
direttore generale e far ricadere oneri e responsabilità su
Consiglio di amministrazione e presidente dell'Ausir.
"Con il nuovo Consiglio di amministrazione - spiega il
consigliere - si verrebbe a costituire una sorta di comitato
ristretto all'interno dell'Assemblea regionale d'ambito, ma
mentre quest'ultima offre una completa rappresentanza delle
problematiche territoriali, in quanto eletta sulla struttura
delle UTI, il nuovo Consiglio di Amministrazione viene in realtà
ristretto senza alcun criterio".
Poco chiara è inoltre la distribuzione di responsabilità tra il
sindaco-presidente e il direttore generale e addirittura
clamoroso è poi lo squilibrio in tema di acqua, poiché 2 dei 7
membri del CdA sarebbero sindaci del Veneto.
"Come potrà - si domanda Honsell - un quintetto di sindaci,
alcuni dei quali forse anche ispirati da ideologie che sono state
sconfitte nell'ultimo referendum sull'acqua pubblica, portare a
maturazione tutte le istanze ambientali necessarie,
nell'interesse dei cittadini di tutta una regione?"
L'auspicio di Open Sinistra FVG è quello di un ripensamento della
norma che porti all'aumento dei membri del Cda e al conseguente
ampliamento della rappresentanza dei territori sui temi di acqua
e rifiuti, cruciali per il futuro della regione. In alternativa
si potrebbe, per Honsell, non istituire affatto il Consiglio e
dare all'Assemblea regionale d'ambito quel ruolo, rivedendone il
meccanismo di elezione e il numero di componenti.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)