Cr: inaugurata mostra "Fotografia in Friuli 1915-1940 Guerra&Pace"
(ACON) Trieste, 31 gen - RCM - "Fotografia in Friuli 1915-1940
- Guerra&Pace" è un'iniziativa con cui, attraverso decine e
decine di scatti in bianco e nero pazientemente raccolti e
catalogati, l'Istituto regionale di promozione e animazione
culturale (Irpac) descrive innanzitutto la terra friulana, la sua
storia, il suo impegno sociale, soprattutto la sua trasformazione
negli anni, con i suoi tanti momenti tragici e altrettanti
momenti di rinascita, ma poi anche approfitta per tracciare un
piccolo solco di quella che è la storia stessa della fotografia.
"E di come era il mondo prima che la fotografia nascesse, nel
luglio del 1839: senza immagini", come ha avuto modo di dire il
curatore del catalogo, Alvise Rampini.
Con lui, all'inaugurazione della mostra fotografica, che resterà
a disposizione del pubblico per tutto il mese di febbraio al
primo piano del Palazzo sede del Consiglio regionale, in piazza
Oberdan 6, a Trieste, ha fatto gli onori di casa il
vicepresidente Francesco Russo, affiancato dal presidente
dell'Irpac, Lorenzo Ventura.
Grazie a queste fotografie - ha confessato il vicepresidente
Russo - ho visto un Friuli che non conoscevo. Sono immagini che
hanno la capacità di immortalare un'epoca di passaggio, fatta
anche di momenti curiosi (penso all'autocarro austriaco fatto
arrampicare sulla salita del castello di Udine, immortalato da
Attilio Brisighelli) piuttosto che dolorosi, o di semplice vita
quotidiana, con i matrimoni, le feste dell'uva, le scolaresche.
Sono anni in cui la fotografia si affermava come forma d'arte a
tutto tondo. Oggi, invece, abbiamo la cultura del selfie, dei
mille scatti a tutto.
Si tratta, in effetti, grazie a questo lavoro, di una verifica
che possiamo fare - gli ha fatto eco il presidente Ventura - di
quanto c'è nel nostro ricordo e in quanto ci hanno raccontato;
oltre che un'occasione di riflessione sulla modernità. Queste
foto sembrano aver immortalato momenti banali, ma la banalità
della vita diventa importante quando riesce a trasferirsi nel
tempo e nello spazio.
Rampini ha quindi presentato i 19 anni di lavoro dell'Irpac ma ha
anche sottolineato le difficoltà e le fatiche che affrontavano i
fotografi del tempo, quando ad esempio Brisighelli mise due
giorni per arrivare a Coccau, fare quattro lastre con cui
immortalare l'avanzamento dei lavori della strada Pontebbana,
rientrare e ritrovarsi con tre lastre rotte. Una volta - ha
sottolineato - si facevano scatti più "meditati". Si pensi, ad
esempio, che di un evento storico come la rappresentazione
all'aperto, a Udine, dell'Aida nel '24 esistono solo due foto, di
cui una è quella che abbiamo messo in esposizione qui in
Consiglio regionale.
(foto; immagini alle tv)
L'autocarro austriaco fatto salire sul castello di Udine
Una scolaresca d'altri tempi
Il presidente dell'Irpac, Ventura, Rampini e il vicepresidente del Consiglio regionale, Russo (foto Acon/RCM)