Patto: Moretuzzo, le nuove concessioni idroelettriche saranno monitorate
(ACON) Trieste, 31 gen - COM/MPB - L'amministrazione regionale
monitorerà il rilascio di nuove concessioni di derivazione a uso
idroelettrico sui corsi d'acqua naturale del territorio regionale
e la verifica del rispetto dei requisiti previsti, anche in
considerazione dei recenti mutamenti al quadro normativo
nazionale. L'ha garantito l'assessore all'Ambiente Fabio
Scoccimarro, condividendo la mozione presentata da Giampaolo
Bidoli e Massimo Moretuzzo del Patto per l'Autonomia,
sottoscritta anche dai consiglieri Luca Boschetti (Lega), Ilaria
Dal Zovo e Cristian Sergo (Movimento 5 Stelle) e Furio Honsell
(Open FVG), e approvata dal Consiglio regionale oggi, giovedì 31
gennaio.
"La versione originale della nostra mozione prevedeva una
moratoria alle nuove concessioni sui corsi d'acqua naturale -
commenta il capogruppo Massimo Moretuzzo -; a fronte però
dell'impossibilità tecnica di una vera e propria moratoria,
abbiamo concordato con l'assessore un impegno da parte sua e
della struttura tecnica regionale a un monitoraggio puntuale e
stringente di tutte le pratiche autorizzative in essere".
La mozione impegna inoltre il presidente e la Giunta a dare
mandato agli uffici regionali competenti di avviare un tavolo
informativo con i portatori di interesse per verificare
l'applicazione sul territorio regionale del calcolo del deflusso
ecologico in rapporto sia all'operatività degli impianti sia alla
salvaguardia e tutela ambientale.
Soddisfazione è stata espressa dai consiglieri regionali del
Patto per l'Autonomia Bidoli e Moretuzzo, che da tempo chiedono
alla Regione di avviare una riflessione ampia e approfondita
sulla tematica dell'idroelettrico.
Un'istanza ribadita anche in occasione della partecipata
manifestazione organizzata dal Gruppo consiliare sulle rive del
lago di Cavazzo per dire basta alla speculazione sull'acqua e
sensibilizzare le comunità locali sulla questione
dell'idroelettrico, che si conferma di straordinaria attualità
anche alla luce dell'evoluzione normativa statale.
È, infatti, all'esame della Comunità Europea il decreto
interministeriale sulle rinnovabili, che, qualora venisse
approvato nel testo attuale, escluderebbe gli incentivi agli
impianti mini idroelettrici, rendendoli evidentemente meno
appetibili.
Senza dimenticare che anche in Regione sono all'orizzonte
importanti novità: è stato, infatti, affidato lo studio di
fattibilità per la costituzione di una società pubblica elettrica
regionale, anch'essa fortemente sostenuta dal Gruppo consiliare
del Patto per l'Autonomia per far sì che i benefici che arrivano
dalla produzione di energia idroelettrica rimangano nelle tasche
dei cittadini della regione, a vantaggio delle comunità locali.