Cr: ddl 37 diritto allo studio, relatore minoranza Honsell (7)
(ACON) Trieste, 01 feb - RCM - "E' tremendo parlare di un
diritto quando di questo diritto non potranno godere mai i tanti
giovani in fondo al mare Mediterraneo, che hanno cercato in un
inutile viaggio di poterne finalmente godere".
Lo ha affermato Furio Honsell (OpenFVG) da relatore al disegno di
legge n. 37 sul diritto allo studio "che va a modificare
subdolamente, e dopo meno di un anno, la legge regionale 13/2018".
Condivisibili, per il consigliere, le precisazioni sugli
interventi relativi alla sicurezza e la prevenzione degli
incidenti sul lavoro e nella scuola (articolo 15) o le
precisazioni su come articolare la "scuola in ospedale e la
didattica a domicilio" (art. 9). Ma "ci si poteva fermare qui o
tutt'al più includere solamente quelle normette di assoluto
dettaglio, che precisano in modo maniacale tutti i passaggi
burocratici dell'erogazione di taluni contributi e sembrano quasi
un regolamento per scaricare tutti da qualsiasi responsabilità
amministrativa". Insomma, per Honsell si tratta di una legge poco
meditata e che soffre di improvvisazione.
Si adottano modifiche lessicali restrittive - ha spiegato Honsell
- rispetto alla 13 del 2018; non si risolve la problematica del
trasporto scolastico dei disabili, un tempo svolto dalla
Provincia e ora attribuito interamente ai Comuni, non si sa se
con risorse adeguate; si esplicita che certi servizi si erogano
solamente agli studenti residenti in regione, con evidente
discriminazione antieducativa; si sostituisce la parola "evitare"
con "ridurre" nella frase "evitare la dispersione scolastica"; il
neologismo "tempo integrato extra-scolastico", nato
dall'incertezza di cosa si debba intendere per "tempo pieno" e
"tempo prolungato", è contraddittorio: se il tempo è integrato
non può essere extra-scolastico, ma se è extrascolastico allora
non si è ancora integrato. Non da ultimo, le iniziative
scolastiche di carattere interculturale diventano iniziative
volte alla valorizzazione dell'identità culturale regionale, come
se il FVG non fosse di per sé coacervo di identità diverse e
proprio per questa sua pluralità culturalmente più fertile.
Honsell ha quindi criticato l'abolizione degli articoli della Lr
13/2018 che riguardano le modalità della progettazione didattica
e i progetti speciali. "Vengono costruite anche delle reti, ma
non sembrano strumenti per allargare l'orizzonte - evidenzia il
relatore -, quanto reti per impigliare chi non si adatta al
processo. Non si parla infatti di contenuti.
"In conclusione, se la natura e l'evoluzione di questa legge
diventeranno lo schema legislativo di questa maggioranza in tema
di scuola, sono seriamente preoccupato. Questa legge doveva dare
energia e risorse nuove alla scuola, favorendo la libertà di
innovazione didattica. Al contrario, tutti quegli strumenti che
erano a disposizione per sperimentarla vengono adesso irrigiditi".
(foto; immagini alle tv)
(segue)