Pd: Santoro, in sanità non scaricare conto su dipendenti e cittadini
(ACON) Trieste, 5 feb - COM/RCM - "Riqualificare la spesa in
sanità non significa scaricare semplicemente il conto su
dipendenti e cittadini. L'assessore Riccardi ha previsto, nelle
linee di gestione del Sistema sanitario regionale 2019, un taglio
lineare sulla spesa di personale delle Aziende e dei dispositivi
medici e a chi glielo fa notare risponde sbattendo la porta".
A dirlo è la consigliera regionale del Pd Mariagrazia Santoro,
che per chiarire la situazione del personale ha preparato
un'interrogazione rivolta appunto all'assessore alla Salute,
Riccardo Riccardi. "Inoltre - sostiene l'esponente dem - diventa
sempre più urgente un'audizione, in Commissione consiliare, delle
parti sindacali. Questa Giunta ha promesso dialogo, salvo poi
emergere ogni volta qualche voce inascoltata".
"Il documento approvato dalla Giunta - continua la Santoro -
impone alle Aziende un taglio netto e senza appello, indicando
anche l'importo che ogni singola Azienda deve scrivere nel
bilancio di previsione, per un ammontare complessivo di oltre 9
milioni di euro. Quando chiedevamo, sia in sede di discussione
della riforma sia in sede in discussione della legge di
Stabilità, una valutazione di costi, ragioni e finalità
dell'appostazione di 3 miliardi di euro del bilancio regionale,
ci è sempre stato risposto con sufficienza.
"Probabilmente Riccardi pensa che la riqualificazione della spesa
includa il taglio secco del 3% sui dispositivi medici, anche
questo previsto nel documento approvato dalla Giunta Fedriga.
Nella foga di tagliare, evidentemente, non hanno fatto i conti
con le inaccettabili e pericolose ripercussioni che questo avrà
nei servizi e quindi nelle cure dei pazienti. Il tutto glissando
o inalberandosi quando dai territori emergono richieste di
spiegazioni e di attuazione delle promesse elettorali.
"Infine - conclude la Santoro -, quando si deve fare riferimento
alle scelte fondamentali, la tanto vituperata riforma sanitaria
del centrosinistra rimane un caposaldo non superabile. A questo
punto, si riapra il confronto vero".