VI Comm: audizione di Telemare su applicazione Dpr 146/2017
(ACON) Trieste, 7 feb - RCM - Il decreto del presidente della
Repubblica n. 146 del 2017 sta minando la pluralità
dell'informazione, ma soprattutto la specialità della Regione
Friuli Venezia Giulia basata sulla pluralità culturale e
linguistica.
Ad affermarlo è stata Maria Ferletic, legale rappresentante
dell'emittente televisiva Telemare della Groupe Space Globe
Mitteleuropa, durante la sua audizione in VI Commissione
consiliare presieduta da Giuseppe Sibau (ProgettoFVG/Ar).
L'incontro si è incentrato sulla situazione in cui si trova
l'emittente - nata negli anni '80 a Monfalcone - a seguito
dell'entrata in vigore, a ottobre 2017, del "Regolamento
concernente i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le
procedure di erogazione delle risorse del Fondo per il pluralismo
e l'innovazione dell'informazione in favore delle emittenti
televisive e radiofoniche locali", contenuto nel Dpr 146/2017.
"I nuovi criteri adottati dal decreto - ha fatto sapere la
Ferletic - riguardano il sostegno all'occupazione, l'innovazione
tecnologica, la qualità dei programmi e dell'informazione, nonché
i dati di ascolto. Sono stati previsti dei punteggi aggiuntivi
per alcune zone e per alcuni settori, ma nessun punteggio
particolare per le emittenti locali con programmi nelle lingue
minoritarie come Telemare. I dati di ascolto, poi, sono stati
rilevati su scala nazionale anziché regionale".
La Ferletic ha poi raccontato delle poche migliaia di euro
ricevute dal riparto del Fondo nazionale per le emittenti
radiofoniche e televisive nel 2016, e dell'aumento di oltre
100mila euro delle spese dovute per un incremento del personale
dal 2017 al 2018 per il passaggio alla copertura regionale. Così
come ha parlato di mancata applicazione della legge regionale
26/2007 per la tutela della minoranza linguistica slovena, in
quanto ancora priva dei regolamenti di attuazione; di diniego al
contributo collegato ai programmi trasmessi da Telemare per la
campagna elettorale delle elezioni amministrative di giugno 2017;
di problemi con l'assegnazione delle frequenze, altro punto dove,
per la Farletic, ci si dimentica delle minoranze linguistiche del
FVG mentre non è così per le Province di Trento e Bolzano; di
impossibilità di pagare i dipendenti, anche per quanto riguarda
il lavoro svolto nei messi passati.
Da parte sua, ha chiesto alla Commissione consiliare di
sollecitare la Regione affinché istituisca una struttura che
possa seguire i problemi tecnici ed economici delle emittenti
radiotelevisive, di intervenire nella gestione dei fondi per le
minoranze linguistiche e di far modificare il Dpr 146/2017.
Il presidente Sibau si è preso l'impegno di verificare quale sia
l'organismo regionale preposto a intervenire, e valutare se c'è
una possibile soluzione e quale. Da parte di Elia Miani (Lega) la
sottolineatura che andranno raccolte le eventuali istanze anche
delle altre emittenti, mentre Diego Bernardis (Lega) ha suggerito
l'attivazione di un tavolo di lavoro per parlare dei problemi
dell'emittenza radiotelevisiva nell'ottica di una tutela del
pluralismo dell'informazione, tutela che va garantita.
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