Pd: Bolzonello, il Pordenonese sia escluso dai tagli in sanità
(ACON) Trieste, 9 feb - COM/RCM - La qualità del lavoro degli
operatori, affiancata da anni di attenzioni verso il territorio,
ha reso la sanità pordenonese un modello virtuoso. Tra gli
obblighi di riduzione del personale imposti dallo Stato e il
taglio netto di 9 milioni alla spesa sanitaria regionale, ora
questo sistema potrebbe essere a rischio. Pordenone non può e non
deve pagare, la Giunta preservi i livelli di servizi per la
salute di tutti i cittadini".
A dirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Sergio
Bolzonello, esprimendo preoccupazione per la sanità territoriale
del Friuli occidentale a seguito delle previsioni del Governo
nazionale e, di riflesso, di quello regionale. Per fare chiarezza
su quale destino attende la sanità territoriale, il capogruppo
dem ha presentato un'interrogazione alla Giunta Fedriga per
sapere se i tagli riguarderanno anche l'Aas 5 Friuli Occidentale.
"I rischi sono concreti: lo Stato prevede, infatti, l'obbligo di
riduzione del costo del personale per le Aziende sanitarie che
hanno chiuso il bilancio in perdita e questo determina, per la
nostra Regione, un taglio pari all'1%", dice preoccupato
Bolzonello, che evidenzia come l'Aas 5 abbia "chiuso l'esercizio
di bilancio 2017 con un avanzo pari a 3,4 milioni, ma i tagli al
personale potrebbero non solo vanificare questo positivo
risultato, ma mettere in estrema difficoltà il lavoro degli
operatori.
"Il taglio alla spesa per il personale determinerà il blocco di
nuove assunzioni con un conseguente aumento della mole di lavoro
per gli operatori in servizio.
"L'intervento - continua il consigliere - interesserà, da quanto
appreso da numerose segnalazioni, anche le cosiddette risorse
aggiuntive, ovvero il soldi che la Regione stanzia alle Aziende
ospedaliere per pagare le indennità di disagio degli operatori
che svolgono turni notturni e festivi. Serve dunque un segnale
forte e attenzione dall'Esecutivo regionale. Il Pordenonese non
sia messo all'angolo".