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Patto: Bidoli, interrogazione su zone vulnerabili da nitrati

11.02.2019
15:53
(ACON) Trieste, 11 feb - COM/CMC - "Zone vulnerabili da nitrati, quali sono le intenzioni della Regione?"

Se lo chiede il consigliere regionale del Patto per l'Autonomia, Giampaolo Bidoli, in un'interrogazione orale rivolta alla Giunta regionale.

In particolare, l'esponente autonomista chiede quali siano i risultati dei monitoraggi effettuati in Friuli-Venezia Giulia sulle acque di falda e sotterranee negli undici anni di applicazione della Direttiva Nitrati, approvata dall'Unione Europea per ridurre e prevenire l'inquinamento delle acque e del suolo causato da fertilizzanti azotati e recepita dalla Regione, chiamata a individuare zone vulnerabili e non vulnerabili sul territorio.

Bidoli interroga l'esecutivo regionale per sapere: "se corrisponde al vero che, nella necessaria operazione di aggiornamento dei perimetri delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, è intenzione della Giunta estendere tali zone ad altre aree della regione oltre a quelle attualmente individuate e, se così fosse, quali siano le motivazioni di questa decisione".

Informazioni sollecitate dal consigliere Bidoli, poiché "dovute agli operatori del settore agricolo, e in particolare dell'ambito zootecnico, per i quali l'applicazione della Direttiva Nitrati, determinante per proteggere la qualità delle acque, impone limitazioni, costi produttivi e adempimenti burocratici. Una migliore comprensione della situazione è necessaria - osserva Bidoli - anche alla luce del fatto che gli studi scientifici evidenziano ormai concordemente come il processo di contaminazione da nitrati delle acque derivi anche da scarichi fognari, attività industriali e non solo dal settore zootecnico, peraltro in forte contrazione nell'ultimo decennio".





Il consigliere regionale Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia)