FI: Nicoli, crisi Nidec, salvaguardare legame lavoro-territorio
(ACON) Trieste, 11 feb - COM/MPB - "L'Amministrazione regionale
deve garantire la massima attenzione alla produttività e
all'occupabilità regionale delle aziende che sono il fiore
all'occhiello del territorio".
Questo il commento di Giuseppe Nicoli, presidente del gruppo
consiliare di Forza Italia, al termine dell'incontro con il
presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, e le RSU
di Nidec ASI S.p.A.-Motors, Generators & Drives, Monfalcone e con
i segretari territoriali di Fiom e Uilm.
"A 12 mesi dal termine della commessa russa - spiegano le OO.SS.
- le commesse dell'azienda sono in perdita e continueranno anche
nel 2019. La preoccupazione da parte nostra e dei lavoratori è
altissima in quanto non sono state confermate un centinaio di
persone e altre decine perderanno il lavoro allo scadere dei
contratti a tempo determinato".
Sindacati, lavoratori e proprietà si incontreranno il 20 febbraio
prossimo per presentare il piano di sviluppo industriale.
"L'incontro è stato chiarificatore della situazione attuale sotto
diversi punti - spiega Nicoli -; da quanto riportato dalle
OO.SS. l'azienda ha accennato a una riorganizzazione per le
funzioni indirette che hanno un costo sulle commesse e a
Monfalcone parliamo di un centinaio di lavoratori. Onde evitare
di trovarsi di fronte ad una ristrutturazione è necessario agire
in time con il supporto delle Istituzioni per scongiurare la
situazione di crisi occupazionale che si potrebbe venire a
creare.
"Ringrazio il presidente Zanin per la presenza e per l'impegno
all'interessamento del presidente Fedriga e degli assessori
Rosolen e Bini.
Il consigliere azzurro continua: "E' importante salvaguardare il
legame lavoro-territorio. Stiamo agendo con il tempismo corretto
e quindi vi è tutta la possibilità di studiare quale strumento
regionale sia il migliore per assicurare ricchezza e occupazione
al territorio monfalconese, magari sulla scorta di ciò che è già
stato fatto per l'Electrolux".
Il capogruppo forzista conclude: "Speriamo che la situazione
diplomatica sull'asse italo-francese si tranquillizzi in quanto
la proprietà nello stabilimento di Monfalcone ha un
amministratore francese e anche l'head-europe è francese quindi
non vorrei che ci fossero decisioni nefaste di spostare la
produzione in stabilimenti presenti negli altri Paesi dell'UE in
seguito al deterioramento delle relazioni diplomatiche tra i due
paesi a causa della foto tra il vicepremier Di Maio e i gilet
jaunes".