Cr: patti finanziari, il dibattito in Aula (3)
(ACON) Trieste, 12 feb - CMC - Dopo una lunga attesa, iniziata
il 29 ottobre scorso, il documento presentato oggi all'Aula
viene definito "una sorta di operazione mediatica" dal
consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd), che con il suo
intervento ha aperto il dibattito in Consiglio regionale sulla
rinegoziazione dei patti finanziari con lo Stato seguita alle
comunicazioni del governatore Fedriga.
Ciò che oggi è stato presentato come risultato - afferma Cosolini
- era già stato fotografato a giugno nella nota di aggiornamento
al Defr, al quale sono stati aggiunti, per aumentare l'effetto
comunicativo i 190 milioni di misure per investimenti, che sono
altra cosa rispetto all'accordo sulla partecipazione al gettito e
il contributo alla finanza pubblica della regione.
Ci aspettavamo di più come impostazione politica e come contenuti
- prosegue il consigliere dem -, attendevamo un documento
strutturato, una proposta meglio argomentata.
L'invito rivolto al Governatore è quello dunque di alzare il
tiro, di congelare la trattativa con lo Stato e di aprire un
tavolo con le forze politiche per condividere contenuti e
strategie per il futuro.
Sperava in dati più consistenti anche il consigliere del Patto
per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo che ricorda come quello della
rinegoziazione dei patti finanziari con lo Stato sia un tema
fondamentale in questa legislatura, "la madre di tutte le
questioni".
L'esponente autonomista ricorda in quest'ottica la mozione
presentata quale primo atto consiliare del Patto, con la quale si
chiedeva l'istituzione di una Commissione d'inchiesta sul tema,
per affrontare una revisione complessiva delle trattative con
Roma.
"Abbiamo molto terreno da recuperare - ha aggiunto Moretuzzo - la
nostra Regione ha pagato più dazio rispetto ad altre. E' giunto
il momento di avviare una rivendicazione forte rispetto alla
nostra specialità".
Deluso dal documento si dichiara anche il consigliere Furio
Honsell (Open Sinistra FVG): si tratta di un foglio con cifre -
aggiunge - prive di ragionamento, che probabilmente nascondono
una situazione di oggettiva difficoltà e che mettono a fuoco la
contribuzione della nostra regione, ma non la complessa materia
della compartecipazione.
E' necessaria - prosegue Honsell - l'istituzione di una
Commissione speciale sul tema, che produca un documento condiviso
e non si limiti a dichiarazioni dal forte peso mediatico, ma
prive di concretezza.
Non c'è traccia di una negoziazione di ampio respiro nelle
dichiarazioni del Governatore neanche per il consigliere Tiziano
Centis (Cittadini) che invita a ricorrere alla Corte
Costituzionale entro il 28 febbraio e a non ratificare alcun
accordo prima di aver convocato un tavolo con tutte le forze
politiche.
Un confronto - spiega Centis - è necessario per individuare una
strategia comune e condivisa che individui condizioni eque e
vantaggiose per il Friuli Venezia Giulia a fronte di una
richiesta, quella attuale, giudicata troppo timida, anche in
relazione all'autonomia di cui gode la Regione.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)