Cr: patti finanziari, il dibattito in Aula (4)
(ACON) Trieste, 12 feb - MPB - "Non mi aspettavo la spiegazione
dei numeri che potremmo sviscerare per ore" - ha detto il
capogruppo Pd Sergio Bolzonello, invitando invece Fedriga a
presentare il ricorso e ad aprire con i capigruppo un tavolo
politico-tecnico di otto giorni per analizzare dettagliatamente
un documento, tenendo una tabella di marcia strettissima per
arrivare ad approvare prima della fine di febbraio linee guida
che riguardino la partecipazione. E che - ha insistito - mettano
il Friuli Venezia Giulia sullo stesso livello di Lombardia,
Emilia e Veneto che hanno aperto una revisione complessiva dei
rapporti con una capacità di lettura diversa dei loro territori.
"Un documento con un mandato forte che riguardi sia la parte
finanziaria che quella ordinamentale e che dia al Friuli Venezia
Giulia la dignità di un nuovo rapporto con lo Stato che non sia
solo quello di andare a modificare il Patto Tondo-Tremonti o
Serracchiani-Padoan: dando dignità a questa possibilità
attraverso un grande lavoro d'Aula, e con il ricorso presentato -
ha detto a Fedriga - lei arriverà a discutere il giorno seguente
con un mandato forte e la forza di una intera regione alle sue
spalle.
Per Mauro Di Bert Capogruppo di Progetto FVG/Ar è stato fatto un
buon lavoro in maniera coscienziosa. La posta in gioco è alta.
Ciò che si può portare a casa è importante e sentire parlare di
competenza primaria in materia di tributi immobiliari e di
riportare le compartecipazioni a 9/10, non sono cose di poco
conto e sono un riconoscimento della virtuosità di quest regione
che ha sempre avuto i conti in regola. Prendiamo atto
dell'impegno profuso dal presidente - ha aggiunto Di Bert
esprimendo apprezzamento, sottolineando il valore strategico di
inserire la norma di salvaguardia e auspicando che anche le
opposizioni firmino il documento che non preclude di accogliere
ulteriori proposte.
Cristian Sergo (M5S) richiamando la mozione con la quale il Patto
chiedeva l'istituzione di una Commissione d'inchiesta sul tema
delle trattative con Roma, ha evidenziato che "se oggi ci vengono
proposte queste cifre immaginiamo che ci sia già una sorta di
accordo di tra le parti. Noi volevamo partire dagli anni passati,
perchè il problema è leggere le cifre in virtù del bilancio della
Regione. Se ci impegnano adesso a mantenere delle cifre dobbiamo
fare i conti con le entrate effettive della Regione. Invece di
inserire cifre tout court dovremmo parlare di percentuali se si
vuole mantenere la specialità".
Per Franco Iacop (Pd) quelli presentati oggi non sono i temi
dell'autonomia, ma degli spiccioli. "Il significato politico è
tutto da comprendere. E capire quale è la ricaduta attesa e
l'effetto dei numeri rispetto all'autonomia. Il bilancio di
questa regione sappiamo che non sta in piedi su i 5 milioni in
più, e il governo amico spesso non lo è. Ragionare solo sui
numeri non dà quel respiro auspicato: occorre dire fino a che
punto intendiamo aprire nei confronti dello stato il vero
negoziato, fino a che punto sfidiamo il governo".
(segue)
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it, immagini alle tv)