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Cr: patti finanziari, il dibattito in Aula (4)

12.02.2019
17:03
(ACON) Trieste, 12 feb - MPB - "Non mi aspettavo la spiegazione dei numeri che potremmo sviscerare per ore" - ha detto il capogruppo Pd Sergio Bolzonello, invitando invece Fedriga a presentare il ricorso e ad aprire con i capigruppo un tavolo politico-tecnico di otto giorni per analizzare dettagliatamente un documento, tenendo una tabella di marcia strettissima per arrivare ad approvare prima della fine di febbraio linee guida che riguardino la partecipazione. E che - ha insistito - mettano il Friuli Venezia Giulia sullo stesso livello di Lombardia, Emilia e Veneto che hanno aperto una revisione complessiva dei rapporti con una capacità di lettura diversa dei loro territori.

"Un documento con un mandato forte che riguardi sia la parte finanziaria che quella ordinamentale e che dia al Friuli Venezia Giulia la dignità di un nuovo rapporto con lo Stato che non sia solo quello di andare a modificare il Patto Tondo-Tremonti o Serracchiani-Padoan: dando dignità a questa possibilità attraverso un grande lavoro d'Aula, e con il ricorso presentato - ha detto a Fedriga - lei arriverà a discutere il giorno seguente con un mandato forte e la forza di una intera regione alle sue spalle.

Per Mauro Di Bert Capogruppo di Progetto FVG/Ar è stato fatto un buon lavoro in maniera coscienziosa. La posta in gioco è alta. Ciò che si può portare a casa è importante e sentire parlare di competenza primaria in materia di tributi immobiliari e di riportare le compartecipazioni a 9/10, non sono cose di poco conto e sono un riconoscimento della virtuosità di quest regione che ha sempre avuto i conti in regola. Prendiamo atto dell'impegno profuso dal presidente - ha aggiunto Di Bert esprimendo apprezzamento, sottolineando il valore strategico di inserire la norma di salvaguardia e auspicando che anche le opposizioni firmino il documento che non preclude di accogliere ulteriori proposte.

Cristian Sergo (M5S) richiamando la mozione con la quale il Patto chiedeva l'istituzione di una Commissione d'inchiesta sul tema delle trattative con Roma, ha evidenziato che "se oggi ci vengono proposte queste cifre immaginiamo che ci sia già una sorta di accordo di tra le parti. Noi volevamo partire dagli anni passati, perchè il problema è leggere le cifre in virtù del bilancio della Regione. Se ci impegnano adesso a mantenere delle cifre dobbiamo fare i conti con le entrate effettive della Regione. Invece di inserire cifre tout court dovremmo parlare di percentuali se si vuole mantenere la specialità".

Per Franco Iacop (Pd) quelli presentati oggi non sono i temi dell'autonomia, ma degli spiccioli. "Il significato politico è tutto da comprendere. E capire quale è la ricaduta attesa e l'effetto dei numeri rispetto all'autonomia. Il bilancio di questa regione sappiamo che non sta in piedi su i 5 milioni in più, e il governo amico spesso non lo è. Ragionare solo sui numeri non dà quel respiro auspicato: occorre dire fino a che punto intendiamo aprire nei confronti dello stato il vero negoziato, fino a che punto sfidiamo il governo".

(segue)

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it, immagini alle tv)



L'Aula durante l'intervento del presidente Fedriga (foto Acon/RCM)