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Citt: Centis, Tavolo con le forze politiche FVG per trattativa Governo

12.02.2019
18:10
(ACON) Trieste, 12 feb - COM/RCM - Le comunicazioni del presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, hanno suscitato la reazione dei Cittadini, che tramite il capogruppo Tiziano Centis hanno risposto al presidente evidenziando alcuni aspetti condivisibili, ma allo stesso tempo ponendo l'accento su scelte ritenute troppo deboli e insufficienti.

"Premesso che stiamo discutendo non di un accordo - ha precisato subito Centis -, ma soltanto degli indirizzi strategici con cui Fedriga ha annunciato di voler andare a trattare a Roma, il nostro giudizio è complessivamente negativo. Entrando nel merito, i Cittadini condividono l'orientamento espresso da Fedriga di ricorrere alla Corte costituzionale e sono anche concordi sulla necessità che tale accordo non possa essere modificato unilateralmente dallo Stato. Ci risulta, però, incomprensibile che si voglia porre sul tavolo con Roma anche la richiesta di rinegoziazione del sistema di compartecipazione erariale frutto della modifica dello Statuto regionale fatto dal centrosinistra nella scorsa legislatura, soprattutto prima di averne verificato gli effetti, come i Cittadini hanno recentemente ribadito in Aula con una interrogazione a risposta immediata.

"Riguardo alle cifre - ha poi sottolineato Centis -, non si può dimenticare che il vizio originario nei rapporti finanziari con Roma è tutto nei 370 milioni annui che il centrodestra, nel 2010, all'epoca del Governo Tondo, ha garantito allo Stato a tempo indeterminato.

"Dunque, rispetto ai numeri che Fedriga ha portato all'attenzione del Consiglio - ha concluso l'esponente di opposizione -, a non convincerci per niente è l'ipotesi di una diminuzione del contributo allo Stato, oggi fissato al 12,5%, che il presidente propone raggiunga l'11,8% nell'anno corrente e nel 2020, per poi assestarsi al 10,5% nel 2021. Una richiesta troppo timida, probabilmente utile soltanto a compiacere il potere romano, alla faccia di quella autonomia del Friuli Venezia Giulia che la Lega, a ogni campagna elettorale, promette sempre di tutelare e rafforzare ma che poi puntualmente dimentica e sacrifica. Infatti altre Regioni a statuto speciale, in primis la Sicilia, hanno un contributo che pesa sul proprio bilancio soltanto per il 6%. "La strada da seguire poteva invece essere quella individuata dalle opposizioni (escluso il M5S), che hanno prodotto un documento unitario per chiedere al presidente di ricorrere entro il termine del 28 febbraio e non ratificare alcun accordo con il Governo prima di avere convocato un Tavolo regionale con tutte le forze politiche. Un confronto necessario per individuare una strategia condivisa e, soprattutto, di più ampio respiro, capace di ottenere una volta per tutte condizioni più eque e vantaggiose anche per il Friuli Venezia Giulia. Ma il centrodestra, evidentemente incapace di condurre fino in fondo un negoziato a favore della nostra Regione, ha rifiutato questa proposta".



Il capogruppo dei Cittadini, Centis, mentre interviene in Aula (foto Acon/RCM)