Pd/Ssk: Gabrovec, diffondere la relazione italo-slovena del 2000
(ACON) Trieste, 15 feb - COM/RCM - "La Regione promuova la
pubblicazione e la diffusione della relazione della Commissione
storico-culturale italo-slovena nelle scuole. Perchè la
celebrazione del Giorno del Ricordo, così come istituito con
legge nazionale, si trasforma troppo spesso in nuove occasioni
per riaccendere polemiche e contrasti in merito alla travagliata
storia che ha segnato le nostre terre nell'ultimo conflitto
mondiale e nell'immediato dopoguerra. Un tale inasprimento dei
toni rischia di incrinare quel clima di rapporti transfrontalieri
e di convivenza tra le diverse comunità nazionali a cui si è
arrivati grazie agli sforzi e al costante impegno di quanti,
istituzioni locali comprese, credono che l'unica strada da
seguire sia quella del reciproco rispetto e della pacifica
convivenza".
Scrive così il consigliere regionale del Pd/Slovenska skupnost,
Igor Gabrovec, nella lettera inviata al presidente della Regione,
Massimiliano Fedriga, in cui ricorda che "nel 1993 è stato
avviato un lungo lavoro interdisciplinare per volere dei Governi
italiano e sloveno e volto a effettuare una globale ricerca e
disamina di tutti gli aspetti rilevanti nella storia delle
relazioni politiche e culturali bilaterali.
"Nella Commissione storico-culturale italo-slovena, co-presieduta
per la parte italiana da Sergio Bartole, al quale è subentrato
nel 1999 Giorgio Conetti - ricorda Gabrovec -, hanno collaborato
Fulvio Tomizza, Marina Cataruzza, Lucio Toth, Fulvio Salimbeni,
Elio Apih, Raoul Pupo, Paola Pagnini e Angelo Ara, mentre hanno
costituito il gruppo sloveno Milica Kacin Wohinz (co-presidente)
con France Dolinar, Boris Gombac, Branko Maruic, Boris Mlakar,
Nevenka Troha, Andrej Vovko e Aleksander Vuga.
"Il lavoro della Commissione - prosegue il consigliere - si è
concluso con la pubblicazione, il 25 luglio 2000, di un documento
congiunto che tratta in maniera sistematica le relazioni
italo-slovene dal 1880 al 1956. All'atto della presentazione del
documento finale, adottato all'unanimità, gli estensori
suggerirono ai due Governi committenti, quali forme opportune di
utilizzo del documento, i seguenti atti: la presentazione
pubblica ufficiale della relazione nelle due capitali,
possibilmente in sede universitaria, come segno di stabile
riconciliazione tra i due popoli; la pubblicazione del testo
nelle versioni italiana e slovena; la raccolta e la pubblicazione
degli studi di base; la diffusione della relazione nelle scuole
secondarie.
"Il Governo sloveno aveva a suo tempo provveduto alla
pubblicazione ufficiale della relazione, quello italiano non
ancora", scrive l'esponente della Slovenska skupnost, che quindi
ripropone l'invito all'amministrazione regionale a riprendere in
mano il prezioso lavoro "e che sia proprio la Regione a farsi
promotrice della pubblicazione e della diffusione di questa
relazione storica congiunta in tutte le scuole del Friuli Venezia
Giulia. Offriremmo così ai nostri giovani una nuova opportunità
di conoscere la storia da un documento a suo tempo ampiamente
condiviso, che certamente non si può ritenere concluso ma che
tuttavia rappresenta un'utile base per approfondire i singoli
argomenti e fasi storiche con il dovuto scrupolo e saggezza.
"Sono certo che i nostri ragazzi, coadiuvati dagli ottimi
insegnanti - conclude Gabrovec -, sapranno interagire con il
documento aprendo una nuova fase nei rapporti con la storia dei
nostri territori, con le loro radici, con le ricche tradizioni e
nel segno della pluralità identitaria che ci contraddistingue e
rende speciali".