Patto: Moretuzzo, basta attendismo,chiedere subito maggiori competenze
(ACON) Trieste, 15 feb - COM/MPB - I consiglieri regionali del
Patto per l'Autonomia depositano una mozione per chiedere di
attivare una trattativa seria con lo Stato anche attraverso
un mandato chiaro alla Commissione paritetica. E chiedono subito
nuove competenze, a partire da lavori pubblici e istruzione.
finestra.
"Dopo che la nostra specialità, per dieci anni, è stata messa in
discussione in modo pesante, a partire dalla rapina che è stata
effettuata a danno del bilancio regionale - sono oltre 7 i
miliardi di euro sottratti solo fra il 2011 e il 2017, con una
proporzione quasi doppia rispetto alle altre Regioni autonome -
ora è necessario rivendicare in modo forte risorse e nuove
competenze - sollecita il capogruppo del Patto per l'Autonomia in
Consiglio regionale Massimo Moretuzzo -. Non è pensabile che una
Regione come il Friuli-Venezia Giulia, la cui autonomia è
radicata prima ancora che nella Carta Costituzionale della
Repubblica italiana, nella sua Storia, nelle sue diversità
linguistiche e culturali, nella sua collocazione geografica che
la pone al centro dell'Europa, stia a guardare di fronte al
processo verso un'autonomia differenziata che vede coinvolti
Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna.
"Stiamo entrando in un'epoca nuova, in cui il regionalismo
potrebbe finalmente realizzare una nuova idea di Stato al cui
centro si trovano le comunità e la loro richiesta di
autogovernarsi.
"La Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia non può rimanere
immobile. E non basta accontentarsi di qualche spicciolo, molto
meno degli 834 milioni di euro che la Regione risparmierebbe nei
prossimi tre anni grazie alla nuova intesa con lo Stato come
millanta la Giunta regionale, o limitarsi a "collaborare al
rialzo" con Roma, come ha auspicato il Presidente Fedriga",
osserva Moretuzzo.
"È tempo che il Friuli-Venezia Giulia rivendichi in modo forte,
senza timore di disturbare questo o quel governo amico, maggiori
spazi di autogoverno: quelle relative all'istruzione e ai lavori
pubblici sono competenze che oggi non ci sono riconosciute e che
dobbiamo inserire subito in una trattativa serrata con lo Stato.
Non solo. Quanti sono gli spazi di autonomia e le relative
risorse finanziarie che la Regione potrebbe ancora rivendicare a
beneficio del territorio e che i nostri vicini non si sono
spaventati a chiedere?
"Il punto di partenza per affrontare la questione è il mandato
che il Consiglio regionale dovrà dare alla Commissione paritetica
(che il prossimo 19 febbraio incontrerà la V Commissione, ndr):
chiediamo che sia un mandato chiaro e completo, definito
coinvolgendo in modo forte e continuativo tutte le parti
politiche presenti in Consiglio. Per questa ragione presentiamo
una mozione che chiede l'impegno della Giunta in questa direzione
e una modifica del regolamento di funzionamento della Commissione
paritetica che preveda l'obbligo di un confronto costante con il
Consiglio regionale".