Pd/Ssk: Gabrovec, basta odori sgradevoli da depositi di San Dorligo
(ACON) Trieste, 19 feb - COM/RCM - L'annoso problema delle
molestie olfattive generate dai depositi petroliferi siti nel
comune di San Dorligo della Valle/Dolina è l'oggetto
dell'interrogazione urgente presentata dal consigliere regionale
del Pd/Slovenska skupnost, Igor Gabrovec.
"A oltre 50 anni dalla realizzazione del terminale petrolifero
della Società italiana per l'oleodotto transalpino (Siot) -
scrive l'esponente di opposizione -, gli abitanti della zona
continuano a dover pagare un prezzo troppo alto in termini
ambientali, di salute e di vita quotidiana. Ai danni diretti di
consumo del suolo, si sono aggiunti infatti, nei decenni, quelli
ambientali derivanti dalla nube tossica e dalle fuoriuscite di
greggio provocate dall'attentato del 1972 e di perdite di
petrolio dovute alle varie rotture delle condutture.
"Infine, ma non meno gravi - continua Gabrovec -, sono gli odori
sgradevoli e nauseanti sprigionati costantemente dai serbatoi,
avvertibili in tutta l'area e in particolare nella località
Mattonaia/Kremenka. Qui l'odore di petrolio è avvertibile
praticamente sempre e passa spesso dal livello considerato più
basso a livelli superiori, sino ad arrivare a quelli definiti
'vomitevoli'. Questa situazione si è verificata anche la scorsa
domenica (17 febbraio) e ha provocato tra la popolazione svariati
casi di malessere e vomito.
"Dall'altra parte c'è la posizione ferma della società gestore
dell'impianto, secondo cui il disagio olfattivo sarebbe limitato
e che comunque non vi sarebbe alcun rischio per la salute delle
persone".
Il consigliere regionale ricorda ancora che, a seguito di
innumerevoli proteste, petizioni e manifestazioni susseguitesi
negli anni, nel 2017 è stato istituito un tavolo tecnico di cui
hanno fatto parte anche l'Arpa e la direzione Ambiente e Energia
della Regione. "Anche questa operazione sembra non sia riuscita a
portare significativi miglioramenti alla grave situazione di
disagio, per questo ho depositato l'interrogazione alla Giunta
regionale in cui chiedo di sapere se sia in possesso di dati
scientifici e aggiornati riguardanti l'impianto; quale sia la
posizione dell'amministrazione regionale di fronte al problema
presentato; quali strade si intenda percorrere assieme agli altri
soggetti coinvolti per mitigare gli elevati rischi a cui sono
esposti gli abitanti, gli animali e l'ambiente generale della
zona e per tutelarli dalla nube maleodorante", conclude Gabrovec.