II Comm: audizioni Giunta regionale su sviluppo poli invernali (1)
(ACON) Trieste, 20 feb - RCM - Potenziamento dello sviluppo dei
poli turistici invernali del Friuli Venezia Giulia: a seguito di
una esplicita richiesta delle opposizioni, se n'è parlato in II
Commissione consiliare - presidente Alberto Budai (Lega) - con
gli assessori Sergio Emidio Bini per l'aspetto delle attività
produttive, Graziano Pizzimenti per le infrastrutture e Stefano
Zannier per quanto attiene le politiche della montagna.
A spiegare le ragioni dell'audizione è stato il consigliere del
Pd Enzo Marsilio, che ha ricordato le modifiche del quadro dei
poli invernali sciistici con la rinuncia dell'impianto di
risalita Pontebba-Pramollo, l'entrata in FVG del Comune di
Sappada e le previsioni fatte nel bilancio triennale regionale
per il settore delle attività produttive, dove le somme destinate
all'adeguamento degli impianti dei poli valgono circa 7,5 milioni
all'anno per tre anni. Ma poi ci sono le esigenze segnalate da
PromoTurismoFVG e gli impegni presi dalla Giunta regionale,
perciò si sente l'esigenza di capire l'obiettivo che la Regione
si è data per i poli invernali del FVG.
C'è un'assoluta necessità di trasformare i poli invernali in poli
turistici - ha aggiunto Marsilio - e dunque ridisegnare il tutto
assieme ai Comuni interessati, pur nel coraggio di non dire
sempre di sì a tutte le richieste del territorio, ma ponderarle.
Inoltre, per la riuscita del passaggio da poli invernali a poli
turistici ci deve essere integrazione tra più direzioni
regionali, perciò bene che oggi a parlare siano tre assessori.
Non da ultimo, il consigliere ha chiesto delle strutture
ricettive, ovvero quali le prospettive di sviluppo in questo
settore, che include il cosiddetto turismo lento (slow turism),
le malghe, il cicloturismo.
Condivido quando si dice che non è importante se poco o tanto, ma
come si spende il capitale - ha detto per primo l'assessore Bini,
rispondendo alle aspettative dei presenti -. Basta con il
paradigma montagna uguale inverno. Noi cercheremo di puntare
all'offerta turistica estiva della montagna perché i numeri lo
dimostrano: nel periodo maggio-settembre 2017-2018 abbiamo
registrato un più 6,3% di presenze. E abbiamo ancora una "non
offerta", nel senso che è un'offerta ancora limitata. Perché
bisogna tener presente che se non hai le strutture ricettive di
qualità, in grado di accogliere i turisti, il gioco è finito.
Però resta che di turismo montano estivo sino ad ora non aveva
mai parlato nessuno.
Ci siamo anche posti il problema di cosa chiede chi scia - ha
proseguito Bini -: certo piste e dunque manto sciabile, ma poi ci
deve essere la riqualificazione e la razionalizzazione dei
servizi collaterali, perché oggi, finito di sciare, il nostro
territorio offre ben poco. Perciò gli investimenti della Regione
andranno fatti anche in tal senso. E ci sono i cambiamenti
climatici, che non possiamo ignorare. Quindi poca neve significa
dover supportare gli impianti di innevamento artificiale. Ma per
aumentare il numero dei cannoni spara-neve, bisogna aumentare i
laghetti, i bacini d'acqua da poter utilizzare per creare quella
neve.
L'assessore ha quindi garantito che non ci saranno poli di serie
A e poli di serie B, non si faranno differenze dettate dalla
simpatia, ma si punterà alla loro specializzazione: non è
possibile - ha detto Bini - che ogni polo faccia di tutto un po'.
Quanto a Sappada - ha fatto sapere -, siamo in contatto con il
Comune e da un punto di vista promozionale siamo già avanti. Per
la ricettività dei poli, invece, abbiamo rimpinguato il Fondo
sviluppo e previsto delle agevolazioni per gli imprenditori,
perché la pubblica amministrazione deve facilitare chi vuole
intraprendere un progetto e investire, ma non è più il tempo dove
gli investimenti li deve fare solo lei. Per la zona dello
Zoncolan, abbiamo avuto degli incontri con persone che ci hanno
esternato il desiderio di investire ma di poterlo fare con delle
certezze; da parte nostra, stiamo predisponendo degli interventi
affinché quel territorio diventi trainante per tutto il FVG.
A fare eco a Bini, l'assessore Graziano Pizzimenti, che ha
ribadito l'importanza di azioni comuni, di strade che facciano
arrivare i turisti, di impianti di risalita che ovviamente devono
essere a norma e manutenuti, ma soprattutto si deve fare in modo
che chi passa per il FVG abbia anche la voglia di fermarvisi. Per
lo Zoncolan - ha ricordato - sono già stati previsti 2 milioni, 5
per Pontebba: ora quei soldi vanno spesi.
Certo che c'è bisogno di fare un coordinamento per la montagna -
ha proseguito l'assessore Zannier -, sebbene sia un metodo che
ritengo dovrebbe essere valido per tutta l'attività
amministrativa regionale. Bisogna evidenziare la conseguenza
degli interventi che si vanno a fare, perché devono essere
coerenti con lo sviluppo del turismo, non andare uno da parte e
uno dall'altra.
(foto; immagini alle tv)
(segue)