M5S: Sergo, fare luce su possibili truffe a Mediocredito FVG
(ACON) Trieste, 25 feb - COM/RCM - Parte da una frase in cui si
parla di "diverse truffe perpetrate ai danni del Mediocredito del
Friuli Venezia Giulia", contenuta in un articolo del 20 febbraio
scorso pubblicato da Il Sole 24 Ore e inerente le indagini svolte
dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia su
infiltrazioni camorristiche in Veneto ma anche nella nostra
regione, la riflessione del consigliere Cristian Sergo.
"A distanza di una settimana - scrive in una nota il
pentastellato - ci sembra assurdo che dalla Giunta regionale non
sia emerso alcun commento su quanto accaduto, considerato che
l'operazione è stata condotta anche dal gruppo investigativo Gico
del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di
Finanza di Trieste e che comunque le perquisizioni hanno
interessato anche la Provincia di Udine.
"Abbiamo preteso per cinque anni che fosse fatta luce sui motivi
che hanno portato alle sofferenze milionarie di Mediocredito FVG
- rammenta Sergo - tanto da proporre una specifica Commissione
d'inchiesta in Consiglio regionale, proposta non accolta ma
seguita da una serie di sedute della I Commissione e di audizioni
dell'allora presidente Compagno.
"L'unico risultato del nostro pressing - aggiunge il consigliere
- è stato quello di far annunciare una causa contro gli ex
vertici dell'istituto, che però non sappiamo come stia
procedendo. Ci auguriamo che ora, anche grazie alla magistratura,
vengano portate avanti le opportune verifiche interne per
valutare quanto sia successo in quella che fu la banca regionale.
"A prescindere dal possibile coinvolgimento dell'istituto
bancario - conclude Sergo -, è evidente che il nostro territorio
non si può definire immune dal contagio mafioso e pertanto è
necessario attuare quanto prevede la legge regionale 21/2017,
proposta dal Movimento 5 Stelle, che contiene norme in materia di
prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata e
di stampo mafioso e per la promozione della cultura della
legalità".