Patto Autonomia: interrogazione su azioni a tutela lingua friulana
(ACON) Trieste, 25 feb - COM/CMC - "La seconda Conferenza di
verifica e di proposta sull'attuazione della legge regionale di
tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana, nel
dicembre 2017, aveva evidenziato tanti, troppi, ritardi nello
stato di applicazione della normativa regionale. Cosa è stato
fatto dalla Regione per sanare le criticità riscontrate?
Diversamente, quali azioni sono state programmate, visto che tra
poco più di un anno sarà convocata la terza Conferenza di
verifica (secondo la norma entro i primi 24 mesi dall'inizio
della legislatura, ndr)?"
Lo chiedono in un'interrogazione rivolta alla Giunta regionale, i
consiglieri regionali del Patto per l'Autonomia Massimo Moretuzzo
e Giampaolo Bidoli, sottolineando la crucialità della maggior
tutela possibile per la lingua friulana e della diversità
linguistica in genere per la crescita sociale, civile ed
economica della regione, la cui autonomia e specialità trovano
fondamento proprio nella presenza delle lingue friulana, slovena
e tedesca.
In particolare, Bidoli e Moretuzzo chiedono di conoscere quali
siano le azioni intraprese e quali quelle progettate per il
futuro per dare risposta alle criticità e alle proposte puntuali
emerse dalla seconda Conferenza di verifica e di proposta
sull'attuazione della legge regionale di tutela della lingua
friulana 29/2007. Numerosi i ritardi riscontrati nel corso della
Conferenza del 1 e 2 dicembre 2017 nei settori della
pianificazione linguistica, istruzione, pubblica amministrazione
e media: dalla mancata adozione da parte della Regione in primis
e di quasi tutte le altre pubbliche amministrazioni locali e
regionali dei rispettivi Piani speciali di politica linguistica
al mai attivato, seppur previsto, insegnamento del friulano nella
scuola secondaria di primo grado, alla scarsità di trasmissioni
radiotelevisive in lingua friulana nel servizio pubblico
radiotelevisivo esplicitamente previste dalla normativa di tutela
e in merito alla quale il Patto per l'Autonomia aveva presentato
una mozione, approvata all'unanimità dal Consiglio regionale il
26 luglio 2018, denunciando la necessità di un importante impegno
per il rafforzamento e la valorizzazione dell'informazione e
delle strutture a tutela delle minoranze linguistiche regionali.
Questioni che la Regione non deve sottovalutare - poiché "ha il
diritto e il dovere di occuparsi della tutela linguistica delle
sue lingue, attivandosi per la piena applicazione delle leggi di
tutela delle minoranze", ricordano Bidoli e Moretuzzo -, e che i
consiglieri del Patto per l'Autonomia rilanciano a pochi giorni
dalla Zornade furlane dai dirits (Giornata friulana dei diritti)
che ricorre il 27 febbraio, nell'anniversario della Crudel zobia
grassa, la più grande rivolta popolare nella storia del Friuli,
che prese avvio nel 1511 a Udine e che, soprattutto nelle
campagne, assunse un carattere di rivendicazione degli "antichi
diritti" di autogoverno delle comunità rurali friulane.