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FdI: Basso, scuola affossata dal Pd, la stiamo risollevando

26.02.2019
16:10
(ACON) Trieste, 26 feb - COM/MPB - "Chi contesta l'accordo tra FVG e Miur, probabilmente non ha letto il documento. Oppure, se l'ha letto non l'ha capito. Siamo disponibili a spiegare i punti essenziali, con pazienza. L'istruzione è materia ostica, complessa, non alla portata di tutti, probabilmente".

Così Alessandro Basso, consigliere regionale di Fratelli d'Italia e relatore di maggioranza del ddl 37 sull'istruzione, replica alle "scomposte e bizzarre obiezioni mosse dal Pd nei confronti di un accordo storico, che accelera decisamente il processo di regionalizzazione del comparto scolastico e consente alla nostra regione di recuperare i cinque anni buttati dal Pd nella scorsa legislatura".

Ancora Basso: "Qualcuno, nel Pd, adesso cerca disperatamente di minimizzare la portata dell'accordo con il Miur. Dov'era negli ultimi cinque anni? Ha mosso un dito quando l'Ufficio scolastico regionale è stato retrocesso e quando il FVG ha rinunciato colpevolmente ad esercitare l'autonomia? Dov'erano i sensibili consiglieri del Pd quando gli uffici scolastici si svuotavano di personale e un turn over di compensazione era completamente assente? O quando i direttori regionali lasciavano il loro incarico e si succedevano perché non sono stati messi nelle condizioni di operare? Noi in pochi mesi abbiamo potenziato gli uffici scolastici e ottenuto un vertice di alto profilo immediatamente operativo, facendo quadrato tra di noi per realizzare le condizioni per lavorare bene.

"Duole - prosegue il consigliere - che il Pd viva con fastidio e sofferenza questa fase di ripresa del comparto, tanto da mistificare i fatti e rivendicare meriti inesistenti. La nuova amministrazione regionale ha messo al centro dell'agenda politica la scuola, i giovani e il diritto allo studio. Abbiamo ereditato una situazione precaria e stiamo lavorando per risolvere i problemi. Vogliamo tranquillizzare tutti: questo accordo consente di amplificare i margini di autonomia gestionale e organizzativa e velocizza in maniera determinante processi che, in questi anni, avevano tempi estenuanti.

"Chi reagisce in modo reazionario sulla regionalizzazione - conclude Basso - dovrebbe spiegare quale potrebbe essere il modo alternativo per risolvere i numerosi e cospicui problemi del comparto scolastico e andare a dire a quei genitori che non hanno l'insegnante di sostegno, a quelle scuole senza figure di DS e DSGA, a quelle famiglie che a settembre non hanno neanche metà degli insegnanti in cattedra, che tutto sommato è accettabile continuare così e non è giustificata una sferzata di coraggio per cambiare finalmente le cose".



Alessandro Basso, consigliere del Gruppo Fratelli d'Italia