FdI: Basso, scuola affossata dal Pd, la stiamo risollevando
(ACON) Trieste, 26 feb - COM/MPB - "Chi contesta l'accordo tra
FVG e Miur, probabilmente non ha letto il documento. Oppure, se
l'ha letto non l'ha capito. Siamo disponibili a spiegare i punti
essenziali, con pazienza. L'istruzione è materia ostica,
complessa, non alla portata di tutti, probabilmente".
Così Alessandro Basso, consigliere regionale di Fratelli d'Italia
e relatore di maggioranza del ddl 37 sull'istruzione, replica
alle "scomposte e bizzarre obiezioni mosse dal Pd nei confronti
di un accordo storico, che accelera decisamente il processo di
regionalizzazione del comparto scolastico e consente alla nostra
regione di recuperare i cinque anni buttati dal Pd nella scorsa
legislatura".
Ancora Basso: "Qualcuno, nel Pd, adesso cerca disperatamente di
minimizzare la portata dell'accordo con il Miur. Dov'era negli
ultimi cinque anni? Ha mosso un dito quando l'Ufficio scolastico
regionale è stato retrocesso e quando il FVG ha rinunciato
colpevolmente ad esercitare l'autonomia? Dov'erano i sensibili
consiglieri del Pd quando gli uffici scolastici si svuotavano di
personale e un turn over di compensazione era completamente
assente? O quando i direttori regionali lasciavano il loro
incarico e si succedevano perché non sono stati messi nelle
condizioni di operare? Noi in pochi mesi abbiamo potenziato gli
uffici scolastici e ottenuto un vertice di alto profilo
immediatamente operativo, facendo quadrato tra di noi per
realizzare le condizioni per lavorare bene.
"Duole - prosegue il consigliere - che il Pd viva con fastidio e
sofferenza questa fase di ripresa del comparto, tanto da
mistificare i fatti e rivendicare meriti inesistenti. La nuova
amministrazione regionale ha messo al centro dell'agenda politica
la scuola, i giovani e il diritto allo studio. Abbiamo ereditato
una situazione precaria e stiamo lavorando per risolvere i
problemi. Vogliamo tranquillizzare tutti: questo accordo consente
di amplificare i margini di autonomia gestionale e organizzativa
e velocizza in maniera determinante processi che, in questi anni,
avevano tempi estenuanti.
"Chi reagisce in modo reazionario sulla regionalizzazione -
conclude Basso - dovrebbe spiegare quale potrebbe essere il modo
alternativo per risolvere i numerosi e cospicui problemi del
comparto scolastico e andare a dire a quei genitori che non hanno
l'insegnante di sostegno, a quelle scuole senza figure di DS e
DSGA, a quelle famiglie che a settembre non hanno neanche metà
degli insegnanti in cattedra, che tutto sommato è accettabile
continuare così e non è giustificata una sferzata di coraggio per
cambiare finalmente le cose".