Pd: Da Giau, su protocollo Miur/Regione solo annunci, nessuna garanzia
(ACON) Trieste, 28 feb - COM/RCM - Nota della consigliera
regionale del Pd Chiara Da Giau sul protocollo tra il ministero
dell'Istruzione, Università e Ricerca (Miur) e la Regione Friuli
Venezia Giulia annunciato dall'assessore all'Istruzione, Alessia
Rosolen.
"Purtroppo la VI Commissione consiliare, competente in materia di
diritto allo studio e formazione - commenta l'esponente dem -,
finora ha solo potuto sentire i ripetuti annunci dell'assessora
Rosolen ed esaminare una legge, la n. 37, che nessuno dei
portatori di interesse con cui ci siamo confrontati prima della
sua approvazione, un mese fa, ha giudicato di portata
straordinaria. Le nostre reazioni non sono né bizzarre, né
scomposte, mettono semplicemente al rango opportuno quanto viene
proclamato come rivoluzione".
La consigliera entra, quindi, nel merito del declassamento
dell'Ufficio scolastico regionale (Usr), che la Da Giau definisce
una bugia: "È ben vero che negli anni scorsi abbiamo corso questo
rischio, ma l'intervento dell'allora presidente Serracchiani e
dell'ex assessore Panariti lo scongiurarono. Il nostro Usr non è
mai diventato dipendente dal Veneto, ha sempre mantenuto un
dirigente titolare con piena responsabilità in tutte le sue
funzioni. Quello che è stato ottenuto con la legge di Stabilità è
solo che il dirigente sia (in futuro) di livello generale. Non
cambia nulla nelle funzioni, né in quelle di gestione né in
quelle di valutazione, progettazione, proposta, di coordinamento
e rapporto con il ministero.
"Infine - conclude la Da Giau - giova appena ricordare, a
proposito del nulla che si sarebbe fatto in questi anni, che
quando la Rosolen venne in autunno a presentare le sue idee sulla
regionalizzazione della scuola, lo fece distribuendo alla
Commissione consiliare il dossier sul lavoro che abbiamo svolto
noi, cambiando semplicemente la data e omettendo il testo della
bozza di norma di attuazione dello statuto di autonomia da noi
predisposta. Certo, quando ci illustreranno l'accordo, daremo un
giudizio più compiuto: a oggi sappiamo che la Regione mette
risorse proprie su una funzione che è dello Stato. Con quali
certezze?"