Pd: Moretti, la Giunta sia vicina al Venezuela e riconosca Guaidò
(ACON) Trieste, 28 feb - COM/CMC - "Il Venezuela sta vivendo
una situazione drammatica: è nostro dovere attivarci per fare la
nostra parte, in primis per i molti corregionali e i tanti
connazionali che si trovano in questo Paese segnato da profondi
conflitti. Abbiamo sentito anche oggi la drammatica testimonianza
diretta di una rappresentanza dei nostri corregionali. La Giunta
si faccia dunque parte attiva verso il ministero degli Esteri
affinché l'Italia rompa un silenzio vergognoso e riconosca il
presidente Guaidò, per riprendere in quel Paese un percorso
democratico e di ripristino delle condizioni minime per un Paese
civile".
A chiederlo è il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti che
ha presentato insieme al capogruppo Sergio Bolzonello e al
consigliere Franco Iacop, una mozione in Consiglio regionale per
"Sostenere il popolo e la democrazia in Venezuela, nonché la
presenza dei tanti corregionali e discendenti. Il Governo Conte
proceda al riconoscimento del presidente Guaidò".
Prima della discussione in Aula, i consiglieri hanno incontrato
una delegazione di corregionali venezuelani che ha illustrato le
gravissime condizioni in cui vivono i connazionali italiani e i
corregionali e i loro discendenti.
"La popolazione è ridotta alla fame - prosegue Moretti - tra caos
e disordini con morti e feriti, con le voci dell'opposizione
incarcerate e ridotte al silenzio dal regime dittatoriale di
Maduro. Tra i milioni di persone che scappano verso i paesi
vicini, non vanno dimenticate le decine di migliaia di cittadini
di origine friulana e italiana che chiedono al Governo Conte un
pronunciamento formale a favore del riconoscimento del ruolo
dell'Assemblea nazionale presieduta da Jaun Guaidò.
"La nostra Regione - spiega il consigliere -, proprio per la
presenza di tanti nostri corregionali, dopo i 100mila euro
stanziati nel 2018 a favore dell'Ente Friuli nel Mondo per il
'piano Venezuela', può svolgere ancora positivamente la propria
parte facendosi promotrice di un tavolo con le associazioni dei
corregionali all'estero che organizzi misure concrete di aiuto e
sostegno alla popolazione friulana e giuliana ancora residente in
Venezuela".
Infine la richiesta di "farsi parte attiva nei confronti del
Governo nazionale, affinché deroghi la previsione della residenza
in Italia per almeno 10 anni che li escluderebbe dall'accesso al
reddito di cittadinanza".