M5S: Capozzella, regionalizzare scuola può dare nuove prospettive
(ACON) Trieste, 13 mar - COM/MPB - "Se il percorso di
regionalizzazione previsto dall'assessore Rosolen sarà il punto
di svolta per mettere ordine e modernizzare una scuola troppo
spesso carente, non possiamo che essere favorevoli".
Questa la dichiarazione del consigliere regionale del Movimento 5
Stelle Mauro Capozzella, che più volte negli ultimi mesi ha
portato all'attenzione della maggioranza i problemi strutturali
della scuola regionale.
"Penso alla carenza dei Dsga - afferma Capozzella - con
conseguente sovraccarico su professori e insegnanti che si
trovano a gestire un doppio incarico, con accumulo di ore e
risultati, che sarebbero di gran lunga migliori se la gestione
fosse come dovrebbe essere, e conseguente frustrazione di chi ci
mette l'anima per far funzionare le cose e troppo spesso non ci
riesce.
"Per non parlare della carenza endemica di dirigenti, personale
Ata, insegnanti di sostegno, indispensabili alla prevenzione
dell'abbandono scolastico degli alunni con difficoltà - aggiunge
l'esponente M5S -. Gli obiettivi devono essere la creazione di
percorsi personalizzati, la modernizzazione delle strutture,
l'adeguamento informatico e il contrasto all'analfabetismo
funzionale che si sta rivelando una piaga anche nel mondo
giovanile, cosa che non può che preoccupare.
"Tutte queste tematiche, in una regione piccola e virtuosa come
il Friuli Venezia Giulia, potrebbero essere risolte in tempi
rapidi e con l'efficienza che da sempre ci contraddistingue, se
avessimo l'autonomia scolastica, anche a fronte degli
investimenti che si stanno operando e che devono avere un
tornaconto dallo Stato. I nostri studenti sono ben preparati -
conclude Capozzella - e lo dimostrano i test per l'accesso
programmato universitario e le prove Invalsi: sono loro il vero
patrimonio di questa regione, da sempre precorritrice di
innovazione. Regionalizzare la scuola può veramente essere
l'inversione di tendenza per darci una nuova prospettiva
economica e sociale, senza dimenticare che il passo successivo
deve essere l'eccellenza universitaria, altro aspetto cardine su
cui dobbiamo lavorare".