M5S:Ussai/Sergo, Mia incisiva su povertà ma obiettivi erano anche altri
(ACON) Trieste, 13 mar - COM/MPB - "Come da noi già annunciato
da circa sei mesi, dal 2016 al 2017 la percentuale di famiglie
sotto la soglia di povertà relativa in Friuli Venezia Giulia è
scesa dal 10,4% al 6,9%".
Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo,
commenta il dato confermato nel corso della riunione del Comitato
per la legislazione, il controllo e la valutazione del Consiglio
regionale, dove l'assessore alle politiche sociali Riccardo
Riccardi ha presentato un bilancio della Misura regionale di
inclusione attiva e sostegno al reddito.
"Questo a parità di condizioni sociali, economiche e di
contributi ricevuti da parte dello Stato rispetto alle altre
Regioni. La Mia pertanto ha raggiunto uno dei suoi scopi - rileva
Sergo - ma quello della lotta alla povertà non era l'unico
obiettivo: andrebbero infatti valutati gli effetti
sull'inserimento nel mondo del lavoro e della formazione".
Significativi alcuni numeri illustrati durante l'audizione: il
capogruppo pentastellato Andrea Ussai sottolinea la forte
presenza di nuclei familiari con figli che hanno beneficiato
della Mia (56,4% e di questi l'83% con ragazzi minorenni);
secondo Sergo il 25% di nuclei beneficiari composti soltanto da
stranieri è un dato di un certo peso ma comunque diverso da
quello che in passato si è voluto evidenziare. Non si conoscono
nel dettaglio, invece, i dati relativi alla cosiddetta "Mia bis"
ma il numero di richieste, stando alle anticipazioni fornite
dagli uffici, sarebbe piuttosto basso.
Il M5S rispedisce al mittente le critiche al Reddito di
cittadinanza approvato a livello nazionale.
"Si tratta di una misura che unisce il contrasto alla povertà e
le politiche attive per il lavoro - afferma Ussai - prevedendo
sia i patti per l'occupazione e la formazione sia i patti per
l'inclusione sociale, senza dimenticare le pensioni di
cittadinanza.
"Prima di muovere osservazioni preconcette, sarebbe opportuno
conoscere il provvedimento - concludono i due esponenti del
Movimento -. Se i consiglieri del Pd continuano a sostenere che
le due misure sono completamente diverse, di fatto ammettono che
il loro intento era quello di realizzare una misura meramente
assistenziale".