Pd: Mia ha funzionato, misura nazionale è parziale e ridurrà gli aiuti
(ACON) Trieste, 13 mar - COM/CMC - "La misura di inclusione
attiva (Mia) ha funzionato. I dati illustrati oggi dimostrano che
non esiste solo la necessità di lavoro, ma anche di inclusione
sociale. La misura nazionale è parziale e quindi la giunta dovrà
valutare quanta gente che ha bisogno di aiuto resterà resterà di
fatto esclusa dal sostegno".
Lo dicono i consiglieri regionali del Pd, Mariagrazia Santoro,
Chiara Da Giau e Franco Iacop a margine della seduta del Comitato
della legislazione e controllo riunito per la valutazione
sull'attuazione della misura di sostegno al reddito e l'audizione
dell'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi.
Secondo Da Giau, "il reddito di cittadinanza riduce la platea
occupandosi solo dell'aspetto lavorativo e affidando tutto ai
Centri per l'impiego che non si prenderanno certo carico di tutte
le persone che sono fuori dal mondo del lavoro. Noi, nella
precedente legislatura abbiamo creato una misura completa che
toccava aspetti lavorativi e sociali, quella nazionale è parziale
e la decisione della Giunta Fedriga di interrompere la Mia creerà
problemi".
"Dalla presentazione - ha evidenziato il presidente del Comitato,
Iacop - sono emersi dati importanti: infatti dai 2.200 patti
esaminati (che rappresentano il 22 per cento del totale dei patti
stipulati), emerge che solo il 3,8 per cento delle persone non ha
raggiunto gli obiettivi previsti. Nel tema specifico del lavoro
il risultato viene raggiunto dal 68 per cento dei beneficiari. Si
evidenzia inoltre come gli extracomunitari rappresentino solo il
30 per cento della platea complessiva".
Secondo Santoro "gli obiettivi raggiunti evidenziano la qualità
della misura e quindi anche un suo successo. Adesso dobbiamo
capire cosa vuole fare la giunta visto che ha annunciato, in
occasione della legge di stabilità 2019, di voler chiudere il
canale lasciando come unico strumento il reddito di cittadinanza.
È necessario comprendere che esistono due tipologie di
destinatari: le persone in difficoltà lavorative e quelle che
vivono un disagio sociale in senso più ampio. Le tematiche sono
dunque trasversali e riguardano non solo il lavoro, ma anche il
sociale e la casa. Una misura di sostegno non può escludere
nessuna di queste tematiche".