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Pd: Moretti, Radio Radicale, chiuderla è spegnere parte di democrazia

16.03.2019
13:00
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/MPB - "Chiudere Radio Radicale significa spegnere una parte della democrazia italiana. Il perché lo si capisce facilmente: le voci libere della nostra democrazia danno fastidio".

Lo afferma il vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, commentando il rischio di chiusura a seguito dei tagli introdotti dalla manovra nazionale approvata a dicembre 2018 dal Parlamento.

Il consigliere dem, attraverso una mozione, ha portato la questione in Consiglio regionale, con il provvedimento chiede alla Giunta di "attivarsi nei confronti del Governo nazionale per consentire la prosecuzione della trasmissione radiofonica delle sedute dei lavori parlamentari da parte di Radio Radicale attraverso la proroga della convenzione con il Centro di produzione spa.

"Il Governo Conte e la maggioranza gialloverde che lo sostiene - commenta Moretti - stanno spegnendo una voce libera, che fa "vero" servizio pubblico, senza filtri e censure. Davvero un delitto per la democrazia. Spero che il Governo grillo-leghista ci ripensi".

Oltre a Radio Radicale, "che dà voce a tutti, indistintamente, il rischio è di perdere l'enorme archivio e la storia del nostro Paese, fatto di dibattiti e audizioni parlamentari, congressi e convegni di tutti i Partiti, processi, sedute del Csm, tutti strumenti necessari per il sempre più attuale motto einaudiano e pannelliano "conoscere per deliberare"".



Il vicecapogruppo Pd Diego Moretti