Pd: Moretti, Radio Radicale, chiuderla è spegnere parte di democrazia
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/MPB - "Chiudere Radio Radicale
significa spegnere una parte della democrazia italiana. Il perché
lo si capisce facilmente: le voci libere della nostra democrazia
danno fastidio".
Lo afferma il vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego
Moretti, commentando il rischio di chiusura a seguito dei tagli
introdotti dalla manovra nazionale approvata a dicembre 2018 dal
Parlamento.
Il consigliere dem, attraverso una mozione, ha portato la
questione in Consiglio regionale, con il provvedimento chiede
alla Giunta di "attivarsi nei confronti del Governo nazionale per
consentire la prosecuzione della trasmissione radiofonica delle
sedute dei lavori parlamentari da parte di Radio Radicale
attraverso la proroga della convenzione con il Centro di
produzione spa.
"Il Governo Conte e la maggioranza gialloverde che lo sostiene -
commenta Moretti - stanno spegnendo una voce libera, che fa
"vero" servizio pubblico, senza filtri e censure. Davvero un
delitto per la democrazia. Spero che il Governo grillo-leghista
ci ripensi".
Oltre a Radio Radicale, "che dà voce a tutti, indistintamente, il
rischio è di perdere l'enorme archivio e la storia del nostro
Paese, fatto di dibattiti e audizioni parlamentari, congressi e
convegni di tutti i Partiti, processi, sedute del Csm, tutti
strumenti necessari per il sempre più attuale motto einaudiano e
pannelliano "conoscere per deliberare"".