ProgettoFVG/Ar: Sibau/Morandini, intervenire per tutelare agricoltura
(ACON) Trieste, 21 mar - COM/MPB - Dopo il lattiero caseario,
il vino Sauvignon e il prosciutto di San Daniele ora la questione
"api". Indagini che in un breve lasso di tempo hanno interessato
il mondo agricolo e produttivo regionale, in alcuni casi con
risultanze finali contraddittorie o addirittura in confitto con
gli impianti accusatori di partenza. Indagini che non hanno
mancato però di arrecare grave pregiudizio a tutta l'agricoltura
friulana e al settore agroalimentare che, da sempre, si
contraddistinguono per le loro eccellenze.
"La Regione non può restare al margine ma deve intervenire
nell'immediato a tutela dell'agricoltura e degli agricoltori",
sostengono i consiglieri regionali di Progetto FVG per una
Regione Speciale/Ar, Giuseppe Sibau ed Edy Morandini, in
un'interrogazione protocollata mercoledì, sottoscritta anche
da Lorenzo Tosolini (Lega), nella quale chiedono alla
Regione quali strumenti di controllo, di monitoraggio e di
assistenza tecnica abbia realizzato in concreto l'Agenzia
regionale per lo sviluppo rurale (ERSA), viste anche le sue
funzioni di servizio fitosanitario e chimico, ricerca,
sperimentazione e assistenza tecnica e le competenze applicative
della normativa fitosanitaria comunitaria, nazionale e regionale,
oltre alle funzioni di vigilanza sullo stato fitosanitario
regionale.
"Negli ultimi cinque anni sono state avviate dalle Procure della
Repubblica di Udine e Pordenone diverse indagini tutte riferite
al settore agroalimentare, interessando dapprima, il settore
lattiero caseario con la presunta presenza delle aflatossine nel
latte e nei prodotti lattiero caseari derivati, quindi il settore
vitivinicolo con l'indagine e il processo sul caso del vino
"Sauvignon" e ancora l'inchiesta sui prosciutti di San Daniele,
nonché svariati procedimenti inerenti le competenze professionali
di operatori del settore agricolo e zootecnico.
"Indagini che a volte hanno avuto tanto clamore al loro avvio ed
esiti diversi dalle aspettative. Ma che in ogni caso hanno avuto
ripercussioni negativamente sull'immagine dell'agricoltura
friulana. Per evitare che si ripeta quanto già visto in passato
anche nel cosiddetto caso del "Mesurol" che riguarda centinaia di
agricoltori, affittuari, proprietari di fondi rustici, terzisti e
operatori del settore agroalimentare in Friuli, vi è la necessità
di attuare urgenti forme di tutela del mondo agricolo e dei suoi
operatori".