Lega: Calligaris, stop a burqa e niqab in ospedali e uffici regionali
(ACON) Trieste, 26 mar - COM/CMC - "Si ribadisce il principio
che non ci può essere giustificazione religiosa per chi entra in
un ospedale o in un ufficio pubblico con il viso coperto".
Esprime soddisfazione il consigliere della Lega, Antonio
Calligaris, per l'approvazione in Aula della mozione 19,
"Adozione di misure idonee al rafforzamento del sistema di
controllo e identificazione per l'accesso alle sedi degli enti e
società facenti parti del sistema regionale", accolta a larga
maggioranza, anche con i voti del Partito democratico.
"Civilissimi e democratici Paesi europei, quali Francia, Belgio
ed alcuni Lander della Germania - precisa Calligaris - hanno
previsto il divieto di indumenti o altri oggetti, quali il niqab
e burqa, ostacolanti il riconoscimento della persona.
"Questo non è, a mio avviso, un terreno in cui la destra e la
sinistra si debbano scontrare, non può essere considerata materia
di uno specifico schieramento politico, bensì argomento che
riguarda la tutela e la sicurezza dell'intera comunità. Nel 1975
con la legge 152 - Legge Reale - il governo italiano, guidato da
Aldo Moro, noto rappresentante del così detto centro sinistra,
adottò delle misure atte a vietare ad esempio l'uso del
passamontagna, visti gli episodi terroristici di cui entrambi gli
estremismi politici erano artefici. Non mi si può dire - continua
l'esponente leghista - che il quarto Governo Moro volesse
discriminare la destra o la sinistra, come noi, oggi, non andiamo
a discriminare uno specifico credo religioso.
"La Corte europea dei diritti dell'uomo, si è espressa
legittimando tale misura, ritenendo ragionevole e proporzionato,
rispetto al valore della sicurezza, un divieto per il tempo
legato alla permanenza in stabiliti e determinati spazi. Misure
analoghe - commenta Calligaris - sono già state adottate dalla
Regione Lombardia e dal Comune di Monfalcone.
"Ho accolto con soddisfazione il voto a favore di una mozione che
fino a poco tempo fa sarebbe stato inimmaginabile, da parte del
Partito democratico. Anche il Partito democratico - conclude
Calligaris - fa un passo avanti sulla necessità di garantire la
sicurezza ai cittadini dei Friuli Venezia Giulia".