V Comm: su vitalizi audita Associazione Consiglieri regionali FVG
(ACON) Trieste, 11 apr - CMC - La rideterminazione della misura
degli assegni vitalizi, alla luce dell'intesa raggiunta tra
Governo e Regioni, è il tema sul quale la I Commissione del
Consiglio regionale ha audito una rappresentanza
dell'Associazione Consiglieri della Regione autonoma Friuli
Venezia Giulia che ha presentato una serie di osservazioni sulla
materia.
Sul piano della legittimità costituzionale delle sanzioni
previste dalla legge 145/2018 per le Regioni inadempienti, i
responsabili del sodalizio hanno citato due sentenze della Corte
Costituzionale, secondo le quali la disciplina relativa agli
organi delle Regioni a statuto speciale e ai loro componenti è
contenuta nei rispettivi statuti che, adottati con legge
costituzionale, garantiscono condizioni di autonomia.
Sanzioni come quelle previste dalle norme non sono quindi
applicabili - è stato osservato - poiché il legislatore ordinario
non può imporre limiti o condizioni a una fonte di rango
costituzionale.
Un ulteriore richiamo alla Corte Costituzionale è stato poi fatto
relativamente alle sentenze sui "diritti acquisiti" in campo
previdenziale e assicurativo: secondo la Consulta è possibile
adottare provvedimenti in materia che siano ragionevoli,
proporzionali e temporanei e che rispettino il principio
dell'affidamento del cittadino nella sicurezza giuridica.
Riferimenti chiari - riferiscono i referenti dell'Associazione -
che non sono presenti nel documento approvato dalla Conferenza
Stato/Regioni, anche se l'ordine del giorno della Conferenza
delle Regioni sul tema mitiga gli effetti del ricalcolo con
effetto retroattivo.
Entrando nel merito del documento è stato osservato che l'intesa
avrebbe dovuto prevedere un coefficiente di trasformazione
riferito all'aspettativa di vita di coloro che percepiscono gli
assegni vitalizi: gli anni di riferimento devono coincidere con
l'età maturata dai percettori nel 2019 e non all'età che avevano
quando hanno percepito il primo assegno.
Si deve inoltre esplicitamente sostenere nella legge che il
ricalcolo vada effettuato senza tenere conto delle norme di
riduzione temporanea dei vitalizi; se ciò non fosse - hanno
concluso - le decurtazioni temporanee diventerebbero definitive,
aprendo la strada a numerosi nuovi ricorsi.
(foto su www.consiglio.regione.fvg; immagini alle tv)