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V Comm: su vitalizi audita Associazione Consiglieri regionali FVG

11.04.2019
16:10
(ACON) Trieste, 11 apr - CMC - La rideterminazione della misura degli assegni vitalizi, alla luce dell'intesa raggiunta tra Governo e Regioni, è il tema sul quale la I Commissione del Consiglio regionale ha audito una rappresentanza dell'Associazione Consiglieri della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia che ha presentato una serie di osservazioni sulla materia.

Sul piano della legittimità costituzionale delle sanzioni previste dalla legge 145/2018 per le Regioni inadempienti, i responsabili del sodalizio hanno citato due sentenze della Corte Costituzionale, secondo le quali la disciplina relativa agli organi delle Regioni a statuto speciale e ai loro componenti è contenuta nei rispettivi statuti che, adottati con legge costituzionale, garantiscono condizioni di autonomia.

Sanzioni come quelle previste dalle norme non sono quindi applicabili - è stato osservato - poiché il legislatore ordinario non può imporre limiti o condizioni a una fonte di rango costituzionale.

Un ulteriore richiamo alla Corte Costituzionale è stato poi fatto relativamente alle sentenze sui "diritti acquisiti" in campo previdenziale e assicurativo: secondo la Consulta è possibile adottare provvedimenti in materia che siano ragionevoli, proporzionali e temporanei e che rispettino il principio dell'affidamento del cittadino nella sicurezza giuridica.

Riferimenti chiari - riferiscono i referenti dell'Associazione - che non sono presenti nel documento approvato dalla Conferenza Stato/Regioni, anche se l'ordine del giorno della Conferenza delle Regioni sul tema mitiga gli effetti del ricalcolo con effetto retroattivo. Entrando nel merito del documento è stato osservato che l'intesa avrebbe dovuto prevedere un coefficiente di trasformazione riferito all'aspettativa di vita di coloro che percepiscono gli assegni vitalizi: gli anni di riferimento devono coincidere con l'età maturata dai percettori nel 2019 e non all'età che avevano quando hanno percepito il primo assegno.

Si deve inoltre esplicitamente sostenere nella legge che il ricalcolo vada effettuato senza tenere conto delle norme di riduzione temporanea dei vitalizi; se ciò non fosse - hanno concluso - le decurtazioni temporanee diventerebbero definitive, aprendo la strada a numerosi nuovi ricorsi.

(foto su www.consiglio.regione.fvg; immagini alle tv)



L'audizione in V Commissione del Consiglio regionale