Cr: commemorata la figura di Joze Jarc (1)
(ACON) Trieste, 29 mag - MPB - La seduta odierna del Consiglio
regionale si è aperta con la commemorazione, da parte del
presidente Piero Mauro Zanin, della figura del consigliere Joze
Jarc, deceduto due settimane fa dopo breve malattia.
"Joze Jarc fu consigliere regionale della prima legislatura,
allora di durata quadriennale, dal 1964 al 1968, eletto nelle
liste del Partito Comunista Italiano. Nato a Doberdò del Lago, in
provincia di Gorizia, il 30 dicembre 1937, dopo il conseguimento
della maturità al liceo classico, aveva frequentato, senza poi
laurearsi, la facoltà di agraria all'Università di Padova.
Nel 1963 era stato candidato alle elezioni politiche e l'anno
successivo venne eletto assieme a Karlo Siskovic e Joze Skerk
tra i consiglieri regionali appartenenti alla minoranza
linguistica slovena. Non poté intervenire alla seduta inaugurale
dell'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia, tenutasi
nell'aula consiliare del comune di Trieste il 26 maggio 1964
perché, prestando il servizio militare a Lodi, non aveva
richiesto l'autorizzazione preventiva alla candidatura,
sollevando un caso che ebbe risonanza nazionale.
Qualche anno fa in un'intervista rilasciata al Primorski Dnevnik
aveva dichiarato che l'esperienza in Consiglio regionale era
stata per lui molto gratificante ma anche impegnativa perché a
soli 26 anni non aveva avuto fino ad allora esperienze politiche
ed amministrative.
La sua attività in Consiglio regionale si è incentrata nella
difesa della minoranza linguistica slovena e nei lavori della
seconda Commissione permanente sulle problematiche del settore
agricolo e delle attività produttive.
Ricandidatosi al Consiglio regionale nel 1968 senza essere
riconfermato, Jarc rappresentò dal 1970 al 1975 il collegio
elettorale di Sagrado nel Consiglio provinciale di Gorizia. Dal
1970 al 1980 venne eletto anche consigliere comunale di Doberdò
del Lago, dove fu attivo nelle Associazioni slovene e nella
"Corale Jesero" per oltre 40 anni.
Nei primi anni Novanta aderì al PDS e poi al Partito Democratico,
pronto a dare un contributo alla vita politica dell'isontino
sempre con grande disponibilità verso gli altri, come lo
ricordano le tante persone che lo hanno conosciuto
apprezzandone le doti".
Alla moglie Cveta e ai figli Irena e Mitja il presidente ha,
infine, espresso il cordoglio dell'Assemblea regionale.
(segue)