Citt: Liguori, preoccupa mancato avvio rete oncologica in FVG
(ACON) Trieste, 29 mag - COM/MPB - La consigliera regionale dei
Cittadini Simona Liguori interroga l'assessore regionale alla
sanità Riccardo Riccardi in merito alla partenza della Rete
Oncologica Regionale, per assicurare pari opportunità di accesso
alle cure in tutta la Regione.
La risposta è però evasiva. In Friuli Venezia Giulia, infatti,
non è ancora stata avviata la Rete Oncologica. Si tratta di un
modello organizzativo che assicura la presa in carico del
paziente mettendo in relazione, con modalità formalizzate e
coordinate, professionisti, strutture e servizi che erogano
interventi sanitari e sociosanitari di tipologia e livelli
diversi nel rispetto della continuità assistenziale e
dell'appropriatezza clinica e organizzativa. Uno dei suoi
principali obiettivi è, oltre a garantire l'appropriata presa in
carico della patologia tumorale in maniera omogenea, assicurare
la continuità delle cure tra i diversi professionisti intra ed
extra-ospedalieri, coordinandosi con i Distretti e coinvolgendo
le Reti locali di Cure Palliative.
"In Friuli Venezia Giulia non siamo all'anno zero - ha detto la
consigliera Liguori -; la questione era stata già affrontata
dalla precedente amministrazione regionale che, coordinando un
Gruppo di Lavoro di oltre 50 professionisti del mondo della
sanità che curano le persone con tumore, aveva realizzato nel
2017 una bozza di Rete Oncologica che resta ancora inattuata".
La consigliera regionale dei Cittadini ha interrogato l'assessore
regionale alla Sanità Riccardo Riccardi per sapere a che punto è
la Regione nella costituzione della Rete oncologica del Friuli
Venezia Giulia in particolare per ciò che attiene alla necessaria
individuazione di un'Autorità centrale di coordinamento della
Rete stessa. Pur riconfermando a parole l'importanza della Rete,
purtroppo l'assessore Riccardi è stato evasivo. Una "non
risposta" che ha generato - spiega Liguori "preoccupazione ma
anche volontà di impegno da parte mia a monitorare i percorsi del
malato con tumore. E' fondamentale procedere alla realizzazione
di una rete che a livello regionale serva ad accompagnare il
malato dal momento della diagnosi e durante le cure e i controlli
con pari opportunità in tutta la Regione. Per questo mi sento di
raccomandare fortemente di non disperdere il lavoro fatto da
oltre 50 professionisti nel 2017 che rappresentando tutte le
oncologie e le specialità della Regione hanno lavorato per
produrre la bozza della rete da cui si chiede di ripartire con
velocità per dare risposte agli ammalati".