Cr: inaugurata mostra fotografica di Ulderica Da Pozzo
(ACON) Trieste, 29 mag - RCM - Una vera maestra della
fotografia, figura importante della nostra regione, capace di
rappresentare non solo luoghi ma anche storia e costumi del
Friuli Venezia Giulia con scatti non meramente didascalici e
rappresentativi, ma che sanno testimoniare in modo
tridimensionale un territorio, la sua natura e le sue genti. Sono
onorato di essere suo amico e sono certo che questa "cjarniela"
portata a Trieste sarà capace di "far avvicinare" la montagna
carnica al mare.
Con queste parole, il presidente del Consiglio regionale, Piero
Mauro Zanin, ha accolto la mostra fotografica di Ulderica Da
Pozzo "Biancolatte - Viaggio fotografico nel mondo del latte, tra
assenza e presenza. Luoghi e saperi. Donne e uomini del latte di
ieri e di oggi tra malghe e latterie", che per un mese sarà in
esposizione al primo piano del Palazzo.
E' un lavoro che parte da lontano - ha raccontato l'artista di
Ravascletto, classe 1957 -, da una foto di mia zia, morta a 104
anni, piccola ma tutta energia, che portava il fieno quando per
tutti era solo pazzia farlo, invece in questo stava la sua
intelligenza, perché per lei il mondo non si poteva salvare da
sé. I suoi passi avrebbero tenuto aperti i pascoli, diceva. Quei
mondi io li ho vissuti da dentro (anche lei, con la madre e
appunto la zia, andava per i pascoli della Carnia a tagliare
l'erba per le bestie e raccogliere il fieno) e quindi posso
adoperare la parola nostalgia senza essere retorica.
Ho lasciato un posso fisso per la fotografia - ha raccontato
ancora la Da Pozzo - esattamente 40 anni fa, per affrontare
un'avventura piacevole che mi ha dato tante soddisfazioni. Questo
è stato un viaggio nel mondo del latte, dalle malghe alle
latterie, un mondo che era quotidianità per chi viveva nei paesi.
Questo viaggio ha già dato vita al libro "Malghe e malgari" e
grazie al quale in questi anni ho incrociato tante facce nuove e
generazioni che mi hanno riportato a mia zia, dalla ragazza
laureata che ha deciso di rientrare al paese per lavorare
nell'azienda di famiglia ai due ragazzi del 1999 che oggi abitano
in Val Pesarina, uno dei quali ha deciso di fare proprio il
malgaro. E ho visitato le latterie che ancora producono e anche
lì ho incontrato persone giovani e tanti casari donna,
coraggiose, belle e brave.
Allora ho deciso di fare il conto anche delle latterie chiuse -
ha detto la fotografa -, di farmele riaprire per immortalare gli
oggetti rimasti e farmi raccontare l'ultima storia che lì era
stata raccolta, perché le latterie una volta erano luoghi
sociali, di incontro, di comunità.
Come detto, questo racconto per immagini a colori ma anche in
bianco e nero, che spazia dalle vacche e dalle capre al pascolo
sino alla stagionatura delle pezze di formaggio passando per
malghe e latterie, è esposto al primo piano del Consiglio
regionale, a Trieste, piazza Oberdan 6. L'apertura al pubblico è
da lunedì a giovedì, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle
18.30, il venerdì alla mattina.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)