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Lega: Bordin, Commissione paritetica sia superpartes

30.05.2019
16:18
(ACON) Trieste, 30 mag - COM/CMC - "Abbiamo assistito ad una escalation dei toni e dei modi rivolti alla Lega senza precedenti. Se durante la campagna elettorale può scappare qualche affermazione più dura rispetto al solito, ritengo che il limite non sia comunque trasbordabile da parte di chi ha incarichi istituzionali e di nomina regionale".

Commenta così il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, la presentazione della mozione di cui è primo firmatario "Censura nei confronti dell'Avv. Salvatore Spitaleri, componente di nomina regionale della Commissione paritetica di cui all'art. 65 dello Statuto speciale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia regionale (Legge costituzionale 31 gennaio 196, n.1)", in riferimento ai ripetuti attacchi nei confronti del Presidente della Regione Massimiliano Fedriga che il componente della Commissione paritetica ebbe a fare tramite social network nelle giornate del 22 e 26 maggio scorso.

In particolare, Bordin fa notare che: "nella giornata del 26 maggio, dal profilo "@Salspitaleri" è stato "twittato" un messaggio con gli "hashtag" "#senzaritegno #senzavergogna". Il silenzio elettorale di un Presidente di regione", in risposta ad un tweet personale di Massimiliano Fedriga che invitava a votare Lega, attività, questa, assolutamente legittima, essendo pacificamente riconosciuto che il cosiddetto "silenzio elettorale" non riguarda il mondo dei social".

"Inoltre, in data 22 maggio, sempre su twitter, in risposta ad un tweet personale di Massimiliano Fedriga (che in ordine alla scritta minacciosa "SALVINI MUORI", apparsa sui muri della sede della Lega di Reana, aveva scritto: "I "democratici" colpiscono anche in Friuli Venezia Giulia nella sede della Lega. Noi non ci fermiamo e ancora con più convinzione #domenicaVotoLega e scrivo #Salvini #Lizzi e #Dreosto) postava la seguente frase: "Un presidente intellettualmente disonesto non giova certo alla democrazia e alla convivenza. Solidarietà alla Lega, vergogna Fedriga", essendo di palmare evidenza che il virgolettato "democratici" non si riferiva di certo ai militanti del Partito Democratico".

"Pertanto - conclude Mauro Bordin - assieme agli altri capigruppo di maggioranza abbiamo presentato questa mozione affinché venga censurato un comportamento inadeguato per un componente della Commissione paritetica e, inoltre, per valutare la possibilità di attivare ogni più opportuna procedura per la sostituzione dei componenti della Commissione paritetica, di nomina regionale, che, in ipotesi, in futuro dovessero perpetrare simili condotte".



Il consigliere regionale Mauro Bordin (Lega)