Lega: Bordin, Commissione paritetica sia superpartes
(ACON) Trieste, 30 mag - COM/CMC - "Abbiamo assistito ad una
escalation dei toni e dei modi rivolti alla Lega senza
precedenti. Se durante la campagna elettorale può scappare
qualche affermazione più dura rispetto al solito, ritengo che il
limite non sia comunque trasbordabile da parte di chi ha
incarichi istituzionali e di nomina regionale".
Commenta così il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, la
presentazione della mozione di cui è primo firmatario "Censura
nei confronti dell'Avv. Salvatore Spitaleri, componente di nomina
regionale della Commissione paritetica di cui all'art. 65 dello
Statuto speciale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
regionale (Legge costituzionale 31 gennaio 196, n.1)", in
riferimento ai ripetuti attacchi nei confronti del Presidente
della Regione Massimiliano Fedriga che il componente della
Commissione paritetica ebbe a fare tramite social network nelle
giornate del 22 e 26 maggio scorso.
In particolare, Bordin fa notare che: "nella giornata del 26
maggio, dal profilo "@Salspitaleri" è stato "twittato" un
messaggio con gli "hashtag" "#senzaritegno #senzavergogna". Il
silenzio elettorale di un Presidente di regione", in risposta ad
un tweet personale di Massimiliano Fedriga che invitava a votare
Lega, attività, questa, assolutamente legittima, essendo
pacificamente riconosciuto che il cosiddetto "silenzio
elettorale" non riguarda il mondo dei social".
"Inoltre, in data 22 maggio, sempre su twitter, in risposta ad un
tweet personale di Massimiliano Fedriga (che in ordine alla
scritta minacciosa "SALVINI MUORI", apparsa sui muri della sede
della Lega di Reana, aveva scritto: "I "democratici" colpiscono
anche in Friuli Venezia Giulia nella sede della Lega. Noi non ci
fermiamo e ancora con più convinzione #domenicaVotoLega e scrivo
#Salvini #Lizzi e #Dreosto) postava la seguente frase: "Un
presidente intellettualmente disonesto non giova certo alla
democrazia e alla convivenza. Solidarietà alla Lega, vergogna
Fedriga", essendo di palmare evidenza che il virgolettato
"democratici" non si riferiva di certo ai militanti del Partito
Democratico".
"Pertanto - conclude Mauro Bordin - assieme agli altri capigruppo
di maggioranza abbiamo presentato questa mozione affinché venga
censurato un comportamento inadeguato per un componente della
Commissione paritetica e, inoltre, per valutare la possibilità di
attivare ogni più opportuna procedura per la sostituzione dei
componenti della Commissione paritetica, di nomina regionale,
che, in ipotesi, in futuro dovessero perpetrare simili condotte".