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V Comm: unanimità per ddl 51 su sostegno a siti Unesco

05.06.2019
14:03
(ACON) Trieste, 5 giu - RCM - Dopo un excursus dell'assessore a Cultura e Sport, Tiziana Gibelli, sullo "stato di salute" dei 5 siti riconosciuti alla Regione Friuli Venezia Giulia quali patrimonio mondiale posto sotto la tutela dell'Organizzazione delle nazioni unite per l'educazione, la scienza e la cultura - Unesco (quattro siti culturali e uno naturale), la V Commissione consiliare presieduta dal leghista Diego Bernardis ha approvato all'unanimità il disegno di legge n. 51 sulle misure di sostegno a favore del patrimonio regionale inserito, appunto, nella lista dei siti Unesco. Relatore unico per l'Aula sarà lo stesso Bernardis.

Quanto ai contenuti del provvedimento, che ha visto nella sua stesura il coinvolgimento diretto dei sindaci - ha reso noto la Gibelli -, si afferma il carattere permanente dell'impegno della Regione per la conservazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio regionale Unesco, nella prospettiva di uno sviluppo integrato sostenibile dei territori interessati. Tale iniziativa richiama, nel rispetto delle singole sfere di competenza, soggetti pubblici e privati interessati a valorizzare e conservare il bene Unesco, prevedendo le condizioni per ottenere i finanziamenti regionali.

Il testo è articolato in sei Capi.

Il Capo I prevede finalità e oggetto della legge, tra cui disciplinare le condizioni per il sostegno, da parte della Regione, ai progetti di inserimento dei beni culturali, anche immateriali, presenti sul territorio regionale, nella lista del patrimonio culturale mondiale Unesco.

Il Capo II comprende gli articoli dal 3 al 10; nel 3 si elencano i quattro siti regionali culturali Unesco: "Zona archeologica e Basilica patriarcale di Aquileia" (per il quale, per altro, non si applicano le misure di sostegno del ddl 51 ma la legge regionale 18/2006 sull'istituzione della Fondazione per la valorizzazione archeologica, monumentale e urbana di Aquileia); Gastaldaga con il Tempietto longobardo, il complesso episcopale e il museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli, nell'ambito del sito "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)"; sito palafitticolo di Palù di Livenza e Santissima (Polcenigo), nell'ambito dei "Siti palafitticoli preistorici delle Alpi"; fortezza di Palmanova, nell'ambito del sito "Le opere di difesa veneziane del XVI e XVII sec. Stato di terra-Stato di mare occidentale". Gli altri articoli esplicitano i Programmi operativi e i soggetti che ne sono coinvolti.

Il Capo III affronta in due articoli (11 e 12) le disposizioni relative al patrimonio culturale immateriale, il quale si identifica con "le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how, come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi, che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale".

Nel Capo IV (artt. 13 e 14) vi è l'istituzione di un'apposita struttura volta a garantire supporto tecnico-operativo per la conservazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio mondiale culturale, anche immateriale, e per il sostegno ai progetti di inserimento di nuovi beni nella lista dell'Unesco. In via transitoria - si trova esplicitato all'articolo 17 -, tale sostegno è previsto anche per il progetto di candidatura del Paesaggio rurale Collio (Italia)-Brda (Slovenia) tra Isonzo e Judrio, già sostenuto con apposita delibera di Giunta di settembre 2018.

I due articoli del Capo V (15 e 16) affermano che fanno parte del patrimonio mondiale naturale riconosciuto dall'Unesco le Dolomiti Friulane e d'Oltre Piave (Pordenone, Udine), nell'ambito del sito naturale "Dolomiti", e che a tale sito non si applicano le misure di sostegno previste in questo disegno di legge bensì l'articolo 3 della legge regionale 6/2013 (assestamento di bilancio 2013) e l'articolo 3 della Lr 15/2014 (assestamento di bilancio 2014).

L'ultimo Capo, il VI (artt. 17-20), comprende le disposizioni transitorie, le abrogazioni, le norme finanziarie, l'entrata in vigore.

Per i finanziamenti annuali e ulteriori misure di sostegno previsti agli articoli 7 e 8, per l'anno 2019, tra spese di parte corrente e spese in conto capitale, si parla di complessivi 390mila euro; per i finanziamenti regionali annuali per gli anni 2020 e 2021, tra spese di parte corrente e spese in conto capitale si parla di complessivi 780mila euro; per l'avvio della gestione di nuovi siti culturali Unesco, la spesa regionale autorizzata per il 2021 è di 10mila euro; per i sostegni finanziari alle candidature di beni culturali, anche immateriali, che gli enti locali intendono presentare per il riconoscimento Unesco, tra le quali è inserito anche il progetto per il Collio, la Regione prevede una spesa complessiva di 50mila euro per il triennio 2019-2021.

Dopo un intervento del capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello, che spingeva in tal senso, l'assessore Gibelli ha promesso la preparazione di un ulteriore articolo da inserire nel ddl 51 che espliciti una stretta collaborazione tra la direzione Cultura e la direzione Turismo con Promoturismo per una valutazione complessiva dei siti Unesco, con Aquileia che, grazie al suo brand già forte e riconosciuto, faccia da traino a tutti gli altri siti della regione. "Dobbiamo incentivare i luoghi che possono aumentare la nostra attrattività turistica", è stato l'incipit di entrambi. "Anche perché il turismo culturale dura 12 mesi all'anno", ha sottolineato la Gibelli.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)



La V Commissione consiliare presieduta da Diego Bernardis (Lega), presenti gli assessori Roberti e Gibelli (foto Acon/RCM)
La V Commissione consiliare presieduta da Diego Bernardis (Lega), accoglie unanime il ddl n. 51 (foto Acon/RCM)