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Zanin: "Il peso delle parole", tavola rotonda su violenza di genere

05.06.2019
16:44
(ACON) Palmanova, 5 giu - MPB - "La violenza sulle donne deve essere combattuta principalmente dal punto di vista culturale perchè le parole usate per spiegare ciò che avviene nei confronti delle donne molte volte nascondono un'autoassoluzione, quasi un tentativo di sminuire un fatto gravissimo rispetto ad altri atti altrettanto gravi. Occorre invece dare alle parole il giusto significato".

Il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin è intervenuto stamani a Palmanova alla tavola rotonda, organizzata dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil nel salone d'onore del municipio, sul tema "Il peso delle parole", per riflettere su quanto il linguaggio utilizzato nelle sentenze , dai media e dai cittadini tenda sempre più a sminuire la gravità della violenza di genere.

Una riflessione che - davanti a una sala gremita dove spiccava in prima fila il posto per una donna che non c'è più - ha raccolto i punti di vista del sindaco Francesco Martines, di Magda Gruarin segretaria regionale Uil, Maria Caterina Pace sostituto procuratore presso il Tribunale di Udine, Rosi Toffano avvocato presidente di Zerosutre, Rossana Giacaz segretaria regionale Cgil, Luana de Francisco giornalista, Irma Fratini psicologa psicoterapeuta, Liliana Ocmin responsabile del coordinamento donne Cisl nazionale. Le parole assolvono, le parole condannano e anche feriscono, convincono, placano. Ci sono parole e allocuzioni che giustificano la violenza contro le donne portata fino al femminicidio; espressioni come "tempesta emotiva, amore malato, raptus", e allusioni alle condizioni di vita grama di chi colpisce, vengono usate come attenuante rispetto alla responsabilità dell'uomo che colpisce una donna; un linguaggio sbagliato che rafforza pregiudizi e stereotipi provocando alle vittime un dolore supplementare.

Linguaggi diversi rappresentano persone e culture diverse e diverse visioni della vita. Ma la violenza di genere riguarda tutti e purtroppo è trasversale a tutte le religioni e culture. Per Zanin, che ha espresso il plauso del Consiglio regionale per l'iniziativa del sindacato che per sua natura è dalla parte dei più fragili e deboli, "un femminicidio è comunque un omicidio nei confronti di una persona, che rischia di essere uccisa due volte se non assumiamo concretamente una responsabilità che, a mio avviso, risiede - ha sottolineato il presidente - essenzialmente negli uomini. Perché quello di immaginare una preda e un predatore è un problema culturale che va sradicato principalmente dalla testa degli uomini. Se gli uomini non riusciranno a capire che un attacco a una donna mostra di fatto la propria debolezza - la debolezza di chi non riesce a sopportare il confronto e la relazione con un essere umano di un altro genere - si continuerà a sminuire il valore delle parole, e si farà un danno non solo alla donna ma in generale al senso di umanità che ci dovrebbe pervadere".

"Dobbiamo cominciare dai nostri figli - ha detto ancora Zanin -: con i figli maschi, insegnando loro quale è il proprio posto; e con le figlie perchè imparino fin da bambine a non tollerare lo spirito di sopraffazione che a volte per senso materno ragazze e donne lasciano passare; insieme alla loro dignità difenderanno quella dell'intera umanità". (immagini alle tv; foto su www.consiglio.regione.fvg.it)



Il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, alla tavola rotonda "Il peso delle parole", a Palmanova