Patto: mozione su Tagliamento, bene comune da tutelare
(ACON) Trieste, 5 giu - COM/CMC - Il Tagliamento è il fiume più
importante del Friuli-Venezia Giulia, nonché un ecosistema
estremamente prezioso, essendo l'ultimo corridoio fluviale
morfologicamente intatto delle Alpi. Infatti, per buona parte del
corso, l'intervento invasivo dell'uomo è stato pressoché nullo e
le dinamiche fluviali presentano un grado di naturalità unico in
Europa. Grazie a questa sua caratteristica, il Tagliamento viene
studiato da università e istituti di ricerca di tutto il mondo,
ed è stato preso a modello per interventi di rinaturalizzazione
fluviale.
Ma per la tutela di un fiume così significativo da essersi
meritato l'appellativo di "re delle Alpi" si sta facendo
abbastanza? Per il Gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia
no. È per questa ragione che ha depositato una mozione -
presentata oggi, mercoledì 5 giugno, Giornata mondiale
dell'ambiente, nel corso di una conferenza stampa nella sede
della Regione a Udine - che impegna la Regione a porre in essere
tutte le azioni volte alla maggior tutela possibile del fiume,
dalle sorgenti alla foce, e a realizzare una nuova ZSC-Zona
Speciale di Conservazione derivante dalla fusione delle attuali
due ZSC individuate come "Greto del Tagliamento" e "Valle del
Medio Tagliamento", creando un'area più ampia di tutela che
includa anche l'alveo del fiume compreso tra il ponte di Cimano e
quello di Pinzano, zona di particolare ricchezza naturalistica.
Un passo necessario per assicurare una salvaguardia maggiore al
Tagliamento, già tutelato nel quadro della normativa europea
relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali
e della flora e della fauna selvatiche (la cosiddetta Direttiva
Habitat), che prevede la costituzione della rete ecologica
europea denominata Rete Natura 2000 formata dai siti di
importanza comunitaria (SIC), designati successivamente come zone
speciali di conservazione (ZSC), ai quali vanno aggiunte le Zone
di protezione speciale (ZPS) previste dalla cosiddetta Direttiva
Uccelli, concernente la conservazione degli uccelli selvatici.
"L'unificazione delle due attuali ZSC "Greto del Tagliamento" e
"Valle del Medio Tagliamento" è quanto mai opportuna per una
migliore tutela del fiume, anche alla luce dei progetti
infrastrutturali che insistono sull'area - hanno spiegato i
consiglieri regionali del Patto per l'Autonomia Massimo Moretuzzo
e Giampaolo Bidoli durante la conferenza stampa -.
Qualsiasi opera allo studio, rilanciata anche recentemente da una
parte della classe politica e imprenditoriale regionale, non può
prescindere da una valutazione delle sue ricadute dal punto di
vista ambientale, naturalistico e paesaggistico sul territorio e
dei benefici per le comunità locali. Non abbiamo bisogno di altre
servitù, il Friuli ha dato anche troppo. Dall'impegno per la
massima tutela del Tagliamento, che è un bene comune, passa anche
l'idea di un nuovo modello di sviluppo, basato sui principi della
sostenibilità sociale e ambientale. Un ecosistema conservato e
salvaguardato come si deve, attiva infatti un turismo di qualità,
promuovendo nuove e interessanti prospettive economiche per il
territorio".
Alla conferenza stampa sono intervenuti rappresentanti locali di
Cai-Club alpino italiano, Legambiente, Comitato tutela acque del
bacino montano del Tagliamento e Comitato Arca-Assieme resistiamo
contro l'autostrada, nonché Emanuele Fabris, sindaco di Pinzano,
che ha apprezzato la mozione del Gruppo consiliare del Patto per
l'Autonomia, poiché porta all'attenzione della Regione una
questione di vitale importanza per il territorio amministrato, e
Mirco Daffarra, già sindaco di Ragogna e già presidente della
Comunità Collinare del Friuli. La Regione - ha proposto
quest'ultimo - si faccia promotrice dell'iter per far ottenere al
Tagliamento il riconoscimento di patrimonio mondiale dell'Unesco.